Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crisi al Lirico, prime prove di dialogo

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2010

Ieri incontro di tre ore tra consiglio di amministrazione e rappresentanti dei lavoratori
Floris: «Bene così». La Cgil: «Con Pietratonio non trattiamo»
«Una riunione deludente, che non cambia le cose rispetto al passato: mancano progetti per il futuro e interlocutori credibili, non ci sono certezze sugli stipendi di dicembre e sulle tredicesime. Insomma, non c'è nessun motivo per sospendere l'occupazione né per rimuovere i cartelli dal teatro».
Nel commento del leader Cgil Roberto Camarra, successivo all'incontro di ieri pomeriggio tra consiglio d'amministrazione e sindacati (più una delegazione di lavoratori), c'è la delusione della parte più contestatrice dei rappresentanti dei lavoratori - Cgil, Cisl, Snater e Css - quella che da due mesi manifesta in via Sant'Alenixedda (e non solo) e che da sei giorni occupa il teatro.
SINDACATI SPACCATI Gli altri - Uil e Libersind - aspettano, prudenti, i programmi. Poi valuteranno. I primi giorni della settimana prossima Maurizio Pietrantonio incontrerà tutte le sigle per iniziare a discutere di programmazione e piano industriale. Cgil, Cisl, Snater e Css forse non parteciperanno. «Non riconosciamo Pietrantonio e non credo che ci saremo a meno che all'incontro non partecipino anche altri esponenti del cda», aggiunge Camarra. Diversa la posizione del Libersind, il sindacato di gran parte degli orchestrali: «C'è un sovrintendente eletto, lo si lasci governare», commenta Andrea Saccarola. «Purché non si stia fermi, come siamo ora. Subito i programmi o si va allo sfacelo».
CUALBU: AGIRE SUBITO Il sindacato è ancora spaccato, dunque. E anche nel consiglio di amministrazione le posizioni non sono esattamente identiche. «Ci siamo assunti la responsabilità di confermare Pietrantonio contro la volontà dei sindacati», spiega un «preoccupatissimo» Gualtiero Cualbu, «ora è il momento che il sovrintendente si prenda la responsabilità di affrontare la crisi, anche presentando una programmazione di massima, e chiuda questo periodo difficile». L'intervento dell'imprenditore, che ha parlato a lungo, è stato molto apprezzato dai sindacati, come quello di Oscar Serci, sulla cui analisi del bilancio i dipendenti ripongono molta fiducia.
IL SINDACO La sintesi finale di Emilio Floris è più serena. «È stato un incontro approfondito e franco. Tutti hanno esposto le loro posizioni, anche diverse, tutti sono consapevoli della situazione del teatro, tutti siamo preoccupati per il futuro, tutti vogliamo dialogare e tutti vogliamo un programma che valorizzi le maestranze del teatro e un piano industriale. Partiamo da qui. Quello di oggi», aggiunge il sindaco, «è stato solo il primo di una serie di incontri che il cda si è reso disponibile a fare anche in tempi brevi con i sindacati. L'importante è che tutti ragionino per il bene del teatro. La settimana prossima», conclude il sindaco, «incontreremo il presidente della Regione e gli assessori alla Cultura, Lavoro e Programmazione per capire che cosa la Regione può fare ancora per il teatro».
F. MA.

04/12/2010