Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Balsamo: dirottare i sit in su altre strade

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2010

il prefetto

Gli interlocutori sono stati individuati, le cose da fare, in linea di massima, pure. E ora il prefetto Giovanni Balsamo vuole accelerare i tempi per per trovare una soluzione al caos causato dalle manifestazioni in via Roma. «Tutti», puntualizza il rappresentante del Governo, «hanno il diritto di manifestare. Ma, visto che non possiamo confrontarci con i singoli cittadini, possiamo parlare con le organizzazioni che li rappresentano di più, i sindacati».
Dopo i disagi legati alle proteste dei pastori, Balsamo ha organizzato una serie di riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni (in particolare, il sindaco) e, appunto, i sindacati. E sono stati già individuati una serie di interventi, facendo anche attenzione ai diversi modi di manifestare: sit in e cortei necessitano di regole differenti.
Individuato nel palazzo del Consiglio regionale il punto di maggior criticità, Balsamo ha ipotizzato alcune regole. «In primo luogo», afferma il prefetto, «occorre lasciare libera, in ogni caso, la via Roma lato mare. Proposta sulla quale concordano anche i sindacati». Invece, nel lato portici, Balsamo ha ipotizzato un'altra soluzione. «Possono essere utilizzate transenne mobili da piazzare a metà della carreggiata in modo che il traffico possa continuare a fluire». Un intervento, invece, sul quale i sindacati hanno qualche dubbio.
A creare disagi in via Roma anche i cortei. «Passano per via Roma perché, giustamente, cercano visibilità. La si può dare ugualmente dirottandoli in altre strade». Per farlo occorre trovare criteri per consentirli in via Roma oppure dirottarli. «Su via Roma possono confluire quei cortei che hanno bisogno di un'interlocuzione istituzionale. Dove non esiste, possono essere dirottati in altre strade, come via Garibaldi, via Manno, via Sonnino o via Sardegna». Oppure i criteri possono essere numerici. «Via Roma potrebbe essere riservata a manifestazioni che coinvolgono, per esempio, grosse aziende».
MARCELLO COCCO

05/12/2010