TEATRO LIRICO
CAGLIARI. «Oggi al termine dell’incontro col ministro Sandro Bondi, dove il ministro mi ha confermato di aver mandato una lettera di garanzie alla banca di competenza per l’anticipazione di 500ml euro (la copertura di tale anticipazione è legata ai fondi interministeriali Acus) degli stipendi di novembre, ha inoltre, alla luce della futura reintegrazione dei fondi Fus nazionali, preso l’impegno di rimodularli tenendo conto della situazione di pregressa debitorietà del settore culturale in Sardegna». Così Piergiorgio Massidda dopo aver incontrato Sandro Bondi per affrontare la crisi del Teatro Lirico di Cagliari. «Il ministro ha riconosciuto l’importanza strategica della fondazione Teatro Lirico come volano per la crescita, non solo culturale, della Sardegna. La Fondazione, si è caratterizzata in questi anni per la sua virtuosità presentando per sei anni un bilancio in pareggio, tanto da aver meritato un finanziamento premiale erogato solo parzialmente nel 2008. Il Ministro ha ribadito la sua disponibilità nell’affrontare in tempi brevissimi una azione di pianificazione che dia ossigeno a tutto il comparto». Martedì sera cinque dipendenti del Teatro lirico di Cagliari, da tre giorni in lotta con i loro colleghi per gli stipendi e per avere garanzie sulla programmazione dell’attività per il 2011, sono saliti sul tetto dello stabile di via Sant’Alenixedda, vestiti con gli abiti di scena. Nel frattempo precari e lavoratori hanno distribuito volantini al pubblico, che si preparava ad assistere al balletto dello Schiaccianoci, spiegando con un megafono le ragioni dell’occupazione cominciata sabato sera dopo la comunicazione del possibile mancato arrivo dello stipendio di novembre. Mensilità poi garantita dal sindaco entro il 3 dicembre. «Ma ancora - hanno spiegato i lavoratori - non abbiamo certezze».