La proroga delle concessioni dei baretti sarà decisa dalla Regione
IL LITORALE ABBANDONATO La trattativa sempre più in salita per il silenzio del Comune
ANTONELLO DEIDDA
CAGLIARI. Un commissario per il Poetto. Sarà la Regione a decidere il futuro dei baretti, vista la decisione di non decidere del Comune. Significa che molto presto (forse già alla fine del mese) arriverà anche la proroga delle concessioni per un periodo di cinque anni.
Una decisione nell’aria da tempo, risultato del silenzio assordante che arriva da via Roma sul Poetto prossimo venturo. Prima dell’estate, quando l’abbattimento dei baretti sembrava vicino anche per l’intervento della Procura, era arrivata la promessa che aveva salvato in pratica la stagione: «A settembre ci siederemo intorno ad un tavolo con le parti interessate per decidere su cosa fare nella spiaggia». Una promessa, appunto. È passato settembre, poi ottobre, anche novembre sta per finire e Natale si avvicina. L’incontro sulla città estiva non c’è mai stato, la conferenza di di servizi che avrebbe dovuto finalmente ridisegnare i chioschi con criteti di uniformità nemmeno. Nessun piano di di utilizzo del litorale (l’assessire si scusa, se ne riparlerà a giugno 2011), ma a questo punto gli unici a rischiare grosso sono i gastori dei beretti perchè il tribunale amministrativo ha nel frattempo bocciato la proroga a 5 anni sulla quale un po’ tutti facevano affidamento. Chi si serebbe assunto l’onere di una attività commerciale e le spese relative (150 mila euro come minimo, anche per l’abbattimento e la successiva ricostruzione dei chioschi) sapendo che la concessione sarebbe scaduta dopo un anno? Pochi, forse nessuno. La chiusura era dietro l’angolo e il Sib (sindacato italiano balneare) ha trovato una sponda (inaspettata?) nella Regione. Un paio di incontri e finalmente il risulttato destinato a cambiare tutto. Nel giorni scorsi la Regione ha inviato una circolare ai 73 comuni costieri isolani sullo stato di attuazione delle concessioni quinquennali. Obiettivo? Verificare chi ha seguito le disposizioni e chi no. Lunedì prossimo scadono i termini per l’adeguamento alle norme regionali ed è scontato l’arrivo del commissario ad acta per le amministrazioni inadempienti: Cagliari e Villasimius sono tra quelle. Risultato? Presto un funzionario regionale dovrebbe avocare a se le competenze sulla spiaggia del Poetto e occuparsi in particolari delle questioni in sospeso, concessioni comprese. Scontato il via libera per cinque anni, un tempo nel quale poter fare gli investimenti che servono a far marciare una attività commerciale come i beretti.
Insomma, gli appelli del Sib sono caduti nel vuoto e invia Roma nessuno ha ascoltato le richieste dei gestori. Era balenata persino la possibilità di un incontro con il sindaco Floris: l’anno prossimo ci sono le elezioni e magari l’attuale maggioranza vorrebbe presentarsi con la questine-Poetto avviata a soluzione. Non se n’è fatto nulla, meno che mai sono arrivate inviti al dialogo o date per un incontro. Neanche la voglia di incontrare la Regione. Ci sarà lo spazio per un ricorso quando arriverà il diktat regionale? Chissà. Alberto Bertolotti, presidente del Sib, lo aveva detto all’indomani della sentenza del Tar: «Speriamo che il Comune non non voglia mettere in atto una simile iattura». Il settore balneare rappresenta una fetta importante dell’industria turistica isolana ma in assenza di desisioni positive sulle concessioni si rischia il tracollo. Così l’ancora di salvataggio regionale è stata presa al volo. «Non si poteva fare altrimenti - ha aggiunto Alberto Bertolotti - adesso vediamo coaa succede». Perchè il punto inqualificabile della vicenda è l’ennesima brutta figua del Comune, un autogol che nemmeno Niccolai ne faceva. Il rischio è che alla fine il Poetto resti nelle condizioni attuali: brutto, sporco ma almeno con i baretti aperti e funzionanti. Bella prospettiva.