Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, il Pul rischia di naufragare

Fonte: La Nuova Sardegna
23 novembre 2010



Campus (Urbanistica): «In vigore prima dell’estate? Me lo auguro»



La giunta pensa a vincolare l’area del vecchio Marino e a destinare uno spazio dedicato per i venditori di ricci a Marina Piccola

GIUSEPPE CENTORE

CAGLIARI. Quante speranze ci sono che il Pul, il piano di utilizzo dei litorali, nel nostro caso il Poetto, possa essere esitato dall’aula del consiglio comunale, per la seconda volta, entro la fine della consiliatura? Uno sguardo al calendario e una facile interpretazione delle dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Giovanni Campus, tracciano uno scenario irto di ostacoli.
Quello che doveva essere l’acuto finale della giunta della maggioranza che la sostiene rischia di trasformarsi nell’ennesima stecca. Una volta tanto, però, la colpa non è della giunta, o almeno non solo dell’esecutivo. Il ginepraio politico-amministrativo che compone il rebus del Pul ha due corni: il primo riguarda la sentenza del Tar che indica possibile un rinnovo annuale e non quinquennale delle concessioni, il secondo è legato invece alla capacità di dialogo tra i comuni di Cagliari Quartu per rendere omogenei due piani che insistono sullo stesso arenile e che sono divisi solo da una linea immaginaria. «Il secondo aspetto dovrebbe essere risolto facilmente, il concerto tra le due amministrazioni si può raggiungere in poche ore di lavoro - dice Campus, responsabile dell’urbanistica - ma sul primo ipotizzare soluzioni che armonizzino le volontà dell’amministrazione di realizzare un piano, che per sua natura è una attività di progettazione in divenire, con gli obblighi derivanti dal rinnovo annuale delle concessioni, è impresa ardua. Noi nelle prossime settimane completeremo la ridefinizione del Pul, con due sole modifiche rispetto alla prima stesura dello scorso febbraio: stralciare l’area del vecchio Marino e renderla disponibile per il futuro, e individuare una area specifica per i ricciai, una sorta di padiglione attrezzato e dotato di tutti i confort, magari allocato alla radice di Marina Piccola, dove c’è il parcheggio sterrato. Ecco, con queste due modifiche il vecchio Pul dovrebbe tornare in aula, poi spetta al consiglio, approvarlo. Capisco che l’argomento suscita volontà oratorie da parte di tutti i consiglieri, ma vorrei che queste si trasformassero in tempi brevi in decisioni». L’auspicio di Campus rischia però di rimanere lettera morta. Il Pul di Cagliari, che riguarda non solo il Poetto, ma anche le spiaggie dello stabulario, di Calamosca, dello scoglio, del lungomare di Sant’Elia, del Villaggio dei Pescatori, del Giorgiono, arrivando sino al confine con Capoterra, potrebbe trasformarsi, in attesa che la giustizia amministrativa completi il suo corso, nella fotografia dell’esistente, senza alcuna modifica rispetto alla spiaggia, che i cagliaritani conoscono da decenni: al massimo i baretti saranno amovibili e verranno spostati appena finita l’estae, ma per il resto nessuna concessione verrebbe toccata; le concessioni venti erano e altrettante dovrebbero rimanere.
«Se non si risolve l’inghippo amministrativo - ammette Campus - non avremo un Pul che disegna il Poetto futuro, per le altre spiaggie problemi non ve ne sono, ma un Pul che arriva al massimo a gestire il presente, con qualche piccolo ritocco. È questo quello che vogliamo? Dal mio punto di vista, assessore con pochi mesi di lavoro prima dalla fine naturale della consiliatura vorrei che sul Poetto futuro i candidati a sindaco intervenissero pubblicamente con idee chiare e realizzabili. Nell’attesa aspetto di ricevere indicazioni suggerimenti dal consiglio e dalla Regione. Noi sappiamo cosa deve essere il Poetto, il problema è che non basta la volontà della giunta per redigere un Pul che abbia valore di legge. E sino a quando l’argomento sarà oggetto di contese giudiziarie noi dobbiamo stare fermi». La pratica si chiuderà prima della prossima estate? Campus, pur ottimista, non riesce a dare certezze. «Me lo auguro». E tanto basta per dire che si andrà incontro a una nuova estate di provvisorietà.