In elaborazione proposte su architettura, mobilità e casa
«A differenza di altri gruppi nati in vista delle prossime elezioni amministrative, noi vivremo anche dopo maggio».
«Basta con questi interventi “spot” come la pedonalizzazione di Marina. Lo sviluppo della città dev'essere pensato in modo organico». E per farlo bisognerà mettere in campo idee nuove. Come quelle che ha in procinto di elaborare AttivaMente, l'associazione culturale presentata ieri sera in un noto ristorante del Corso Vittorio Emanuele.
THINK TANK AttivaMente è solo l'ultimo think tank nato negli ultimi mesi a Cagliari. La città da questo punto di vista sta vivendo un vero fermento di attivismo civico. «A differenza di altri gruppi nati in vista delle prossime elezioni amministrative, noi vivremo anche dopo maggio», specifica il presidente Corrado Confalone, commercialista. Il perché è insito nel nome dell'associazione: «Vogliamo vivere in modo attivo, dinamico, la città. Per questo dobbiamo elaborare idee, proposte». L'auspicio è che arrivino alle orecchie giuste, siano esse nel Consiglio comunale o in quello regionale.
VIABILITÀ Secondo gli esponenti dell'associazione, i problemi della città sono noti. «Bisogna avere una visione ampia della viabilità», sostiene Guido Portoghese, che oltre ad essere vicepresidente di AttivaMente è anche ingegnere. «La pedonalizzazione di un quartiere funziona solo in un sistema di “rete”, se collegata con altre zone pedonali. Sul Corso, ad esempio, si può ragionare». È questo il suggerimento indirizzato a chi occuperà lo scranno più alto di Palazzo Bacaredda. Ma non solo. «Bisogna anche pensare una soluzione strutturale per i parcheggi e per il trasporto pubblico». Insomma chiudere le strade va bene, ma con un occhio al traffico e alle esigenze di mobilità.
CASA Se la viabilità è importante, la casa è il problema principale. Almeno secondo Confalone. «A Cagliari non ricordo programmi di edilizia popolare e convenzionata da almeno dieci anni». Secondo il presidente è questa la ragione «dei prezzi alti e dell'emergenza abitativa».
PROGETTI Nella presentazione di ieri, a cui hanno partecipato una sessantina di persone, sono stati illustrati i progetti per il futuro. Workshop innanzi tutto, su architettura, viabilità e storia cittadina. In collaborazione anche con associazioni italiane, come il Centro studi Usine di Treviso. «Perché i problemi che ha Cagliari sono comuni ad altre città storiche italiane», ricorda Portoghese. L'associazione organizzerà anche eventi culturali, come mostre di artisti emergenti, e rassegne enogastronomiche, in collaborazione con alcune cantine isolane. Ai giovani sarà dedicata una festa con gruppi emergenti. Tutte avendo Cagliari come fulcro e come obiettivo.
MARIO GOTTARDI
22/11/2010