Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un ponte tra Spagna e Balcani

Fonte: La Nuova Sardegna
22 novembre 2010



Il porto diventerà scalo strategico nel progetto europeo dei corridoi del mare



Il varo del piano regolatore sblocca i progetti che creeranno un’economia del mare nel Golfo degli Angeli

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Prima di Natale conferenza tecnica sul piano regolatore del porto. «Vola» il porto di Cagliari dopo l’approvazione: dal distretto della nautica alle banchine da aggiungere nel terminal container sarà un inseguimento di appalti e lavori. Con l’ambizione di arrivare a mettere anche un fiore nell’occhiello: Cagliari che diventa «hub» dei semirimorchi sulla rotta Spagna-Balcani.
Un porto «hub» è lo snodo di una certa tipologia di traffici. Cagliari, almeno sulla cartina geografica, è il porto ideale per essere la base del traffico delle navi ro-ro, quelle che trasportano merci già sistemate nei semirimorchi, lungo il corridoio Spagna-Balcani, a servizio di una importante fetta di Europa. Il «colpo» riuscirà se ci sarà un seguito all’inserimento (già ottenuto dal presidente dell’autorità portuale, Paolo Fadda) dello scalo cagliaritano nel progetto europeo sulle strade del mare. Quello di interesse per la Sardegna, sarebbe il corridoio trasversale est-ovest. Per diventare «hub» lo scalo deve diventare più grande e affidabile per quantità e qualità dei servizi.
Terminal ro-ro. Nel piano regolatore il terminal ro-ro è nell’avamporto di ponente del porto canale, avrà sette attracchi per le navi specializzati nella gestione delle imbarcazioni tutto merci, ci sarà il bacino di carenaggio per l’assistenza alle navi. Il progetto lo elabora il Genio civile opere marittime. Perché i tempi non si allunghino senza una misura l’autorità portuale bandirà un appalto integrato con la gestione, un project financing, insomma, per arrivare al giorno dell’inaugurazione dello scalo ro-ro con la gestione interamente organizzata.
Banchine. Altre opere nel porto canale: le banchine da una parte e dall’altra del bacino. E’ in appalto la costruzione degli ultimi 350 metri della banchine per le rinfuse (le merci sfuse) e, appena arriva la valutazione d’impatto ambientale vanno in appalto gli altri 300 metri del molo concesso al terminalista. Tutto finito entro il dicembre 2011, dice il programma.
Distretto della nautica. Sarà il motore del porto turistico lungo la via Roma. Funzionerà nell’avamporto di levante del porto canale, in queste settimane è stato bandito l’appalto per la via, valutazione d’impatto ambientale. E’ la classica infrastruttura: strade, illuminazione elettrica, fognature, acqua, bracci a mare e piccole darsene per alloggiare i ricoveri e i capannoni dell’assistenza alle imbarcazioni. Anche su questa infrastruttura c’è la volontà di bandire l’appalto per le opere e per la gestione assieme con la formula del project financing. Attorno al distretto della nautica c’è un’aspettativa forte e chiara, quella dei gestori del porto turistico di via Roma, che senza il rimessaggio invernale non possono ancora lanciare lo scalo cagliaritano come porto ideale per tenere la barca tutto l’anno.
I tempi. Sulla carta non sono un problema. Distretto della nautica e terminal ro-ro trasformeranno in un grande cantiere l’imboccatura del porto canale, ma tra 2013 e 2014 le opere potrebbero essere pronte, collaudate e avviate dato che la gestione sarà nel pacchetto dell’appalto e non necessari tempi aggiuntivi per trovare un gestore. Le aspettative ci sono anche non solo da parte di chi dovrà servirsi delle opere (come i gestori dello scalo turistico per il distretto della nautica) ma anche da parte dei gruppi imprenditoriali seriamente interessati a entrare nella partita che si gioca sul porto di Cagliari, finora scalo interessante soltanto sul piano geografico, ma non sempre affidabile a causa della difficoltà di trovare risposte chiare e soprattutto costanti nel tempo. Quella delle incertezze burocratico-amministrative è una stagione finita: il piano regolatore dice che cosa si deve fare, anche quest’ultima scusa (il piano regolatore che ancora non c’era) è caduta per sempre.


ANCORAGGIO

Tasse, lo sconto è del 90 per cento




CAGLIARI. Cinquecento lavoratori tirano un sospiro di sollievo. Non si perderanno i traffici del porto canale, i lavoratori non andranno in cassaintegrazione. E’ la conseguenza dello sconto sulle tasse di ancoraggio, circa il 90 per cento della cifra intera, che, spiega il presidente Paolo Fadda, l’autorità portuale può applicare grazie alla delibera della giunta regionale dove parte dei contributi in conto esercizio per la promozione e la manutenzione del porto potrà essere utilizzata per alleggerire i costi delle tasse di ancoraggio. Se il comitato portuale approverà l’assestamento di bilancio 2010 all’ordine del giorno della seduta del 25 novembre, la presidenza dell’autorità portuale potrà varare il decreto che ripropone gli sconti sospesi a luglio per una contestazione del ministero dell’Economia su come reintegrare i bilanci delle somme mancate a causa degli sconti. La compagnia Hapag Lloyd resterà cliente fissa del porto canale di Cagliari perché, già soddisfatta dell’assistenza goduta nel nostro terminal, non ha più davvero motivo di andarsene ora che tasse di qui sono pari a quelle di Malta, Algeri e via elencando le strutture seriamente considerate nel caso non si fossero ottenuti di nuovo gli sconti. (a.s.)