civico
«Il riavvio dei lavori del parco di Tuvixeddu soddisfa, in parte, le richieste che da cinque anni porto avanti personalmente e che adesso il Polo civico sta facendo proprie. E la richiesta di settantadue milioni di euro di danni, da parte di Coimpresa, concretizza una realtà che avevamo paventato con diverse manifestazioni pubbliche, articoli e comunicati stampa».
Lo sostiene il leader del Polo civico Antonello Gregorini. «Ci auguriamo che queste sanzioni non si impongano sulle tasche dei cagliaritani ma su quelle dei responsabili della neghittosa vicenda e dei loro sodali che, a questo punto, dovrebbero anche chiedere scusa. La Regione e il Comune facciano il possibile perché venga ampliato il parco verso via Is Maglias, acquisendo una parte delle aree destinate all'edificazione; venga migliorato il progetto della strada, evitando la demolizione del Siotto e la costruzione del viadotto, eventualmente facendola atterrare nel parcheggio davanti al palazzo della Regione. Auspichiamo infine», conclude Gregorini, «che la vicenda di Tuvixeddu serva per comprendere che le guerre di religione sono dannose per il processo di miglioramento della città e che l'unico metodo che possa evitarle è quello della maggiore trasparenza dei progetti e dei procedimenti».
19/11/2010