Salta il dibattito in Aula dopo le polemichie dell'opposizione. Ente lirico: sarà il Consiglio a decidere
A cinque mesi dalle elezioni approda in Consiglio provinciale il dibattito sulle linee programmatiche del presidente Graziano Milia ma la discussione salta tra le polemiche. Se da un lato Milia ha ricordato che le linee sono quelle contenute in un documento presentato a ottobre, dall'altro, l'opposizione di centrodestra rivendica un'esposizione più aggiornata del programma, con priorità e strategie.
LA POLEMICA A esprimere il disappunto è Piergiorgio Massidda: «Ci aspettavamo che venissero spiegate le priorità di governo», ha detto in aula definendo il programma «un'enunciazione generica». E aggiungendo: «Non si è mai visto che le linee programmatiche siano presentate dopo cinque mesi dall'insediamento». Secondo il consigliere Pdl Alessandro Sorgia, il testo «è un bel libro dei sogni, un copia e incolla del programma elettorale».
PD Per il capogruppo Pd Stefano Delunas, invece, la discussione non è tardiva. «Abbiamo già iniziato a discutere delle grandi emergenze e sarebbe opportuno discutere non tanto sul programma, quanto su alcuni punti non puntualizzati nel documento: quelli legati al precariato e alla crisi occupazionale, peraltro già trattati dal Consiglio». Non solo: «Un'altra emergenza riguarda i tagli della Finanziaria regionale, ma anche il fatto che la Provincia non abbia avuto il coraggio di protestare sulla vertenza delle entrate fiscali e sul mancato riconoscimento di 1,6 milioni a questa amministrazione». Alla fine, la discussione è stata rinviata su proposta di Modesto Fenu (Psd'Az).
TUVIXEDDU Come aveva annunciato nei giorni scorsi, Sorgia ha rivolto un'interrogazione a Milia sul collegamento tra l'asse mediano di scorrimento e la via San Paolo. «Si continua in quella politica del vietare, del bloccare a tutti i costi tre grandi progetti: il parco archeologico, la riqualificazione dei colli della città e la strada in questione», ha detto chiedendo a Milia «di prendere una posizione ufficiale su questa vicenda». Milia ha risposto: «Personalmente non ho mai mostrato contrarietà alla strada, quanto agli edifici a ridosso del parco. Come Consiglio possiamo assumere una posizione unitaria». Sul Teatro lirico Milia ha ribadito l'esigenza di rinunciare alla partecipazione all'Ente lirico a causa degli alti costi. «Ma la decisione definitiva sarà presa da tutto il Consiglio». (n.p.)
17/11/2010
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