Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cualbu chiede 72 milioni di danni Arbitrato a Roma con la Regione

Fonte: L'Unione Sarda
17 novembre 2010

La causa. Il mancato adempimento dell'accordo di programma
Gualtiero Cualbu versus Regione: il lodo arbitrale si farà a Roma. Così hanno deciso i tre giudici che dovranno valutare se l'imprenditore abbia subito un danno dalla mancata attuazione dell'accordo di programma che gli consentiva di costruire a Tuvixeddu e se davvero ammonti a 72 milioni di euro.
L'imprenditore ha dato mandato al docente della Sapienza di Roma Nicolò Lipari, la Regione non ha scelto e, così come prevede la legge, è intervenuto il Tribunale che ha incaricato Gianni Olla, ex presidente della prima sezione civile della Corte di Cassazione. I due arbitri hanno poi indicato il presidente del collegio arbitrale: si tratta di Franco Bilè, presidente emerito della Corte costituzionale.
Venerdì 19 novembre scadrà il termine entro il quale la Regione e Cualbu, attraverso i loro avvocati, possono presentare memorie, la decisione dovrebbe arrivare in primavera.
È stato Gualtiero Cualbu a sollecitare il lodo, il 19 aprile scorso, in virtù di una clausola compromissoria prevista dall'accordo di programma firmato nel 2000. La Regione aveva rifiutato la richiesta di ricorso all'arbitrato con una delibera del 3 giugno.
Il lodo arbitrale, previsto dal codice di procedura civile, è un procedimento più veloce rispetto al processo ordinario ma i giudici devono comunque decidere secondo diritto. Non si tratta, dunque, di arrivare a una mediazione ma di stabilire, sulla base delle norme, se Cualbu abbia subìto o meno un danno e a quanto ammonti. Il lodo arbitrale dovrà poi essere ratificato dal Tribunale e, a quel punto, sarà impugnabile davanti alla Corte d'appello di Roma e poi in Cassazione.
La società Nuova iniziative Coimpresa di Cualbu chiede che venga «riconosciuto il proprio diritto al risarcimento degli imponenti danni patiti in conseguenza dell'inadempimento dell'accordo di programma: 49 milioni e 292 mila euro per il danno emergente e e il lucro cessante maturati fino al 30 giugno 2009, 47.672 euro al giorno e 4 milioni e 929 mila euro di danno d'immagine. Il danno è stato causato da una serie di atti e comportamenti posti in essere dalla Regione, in particolare le risultanze dei giudizi amministrativi mediante i quali è stata definitivamente dichiarata l'illegittimità dei provvedimenti, adottati durante la precedente legislatura, di apposizione dei vincoli di natura paesaggistica».
Si tratta delle delibere della giunta Soru con le quali era stata da un lato istituita la commissione regionale per il paesaggio dall'altro approvata la proposta di vincolo.
La Regione riteneva, però, che la richiesta di lodo arbitrale non rientrasse tra le ipotesi previste dalla clausola compromissoria perché i fatti contestati «dai quali conseguirebbe il danno lamentato non attengono all'accordo».

17/11/2010