Governo. L'opera inserita tra le infrastrutture strategiche
La prima volta fu otto anni fa. Alla guida della Regione c'era Mauro Pili, a Palazzo Chigi, anche allora, comandava Silvio Berlusconi e le grandi opere erano un cardine del programma di governo. Pili e Berlusconi firmarono un accordo di programma che prevedeva, per Cagliari, un finanziamento di 103 milioni di euro: 72 per il tunnel di via Roma, 30,9 milioni per il terzo lotto del passante via Cadello-via San Paolo, quello che avrebbe dovuto attraversare Tuvixeddu. Il finanziamento fu confermato a fine 2003 (quando alla Regione arrivò Italo Masala) dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi al sindaco Floris, che gongolò: «Questo è uno dei progetti che fanno ricordare un sindaco».
Ma nel 2005 arrivò Renato Soru, cambiò le priorità della Regione sulle opere pubbliche per le quali chiedere un finanziamento e tunnel e strada sparirono. Niente soldi.
FONDI RADDOPPIATI Ieri la logica dello Spoil system infrastrutturale ha riportato il tunnel al centro dell'agenda e, su richiesta dell'assessore regionale ai Lavori pubblici Sebastiano Sannittu, i fondi per il sottopasso sono ricomparsi. Di più, sono raddoppiati: 140 milioni anziché 72. È l'importo inserito sotto la voce “Percorso sotterraneo nell'area metropolitana di Cagliari” nella tabella 2 del “Programma delle infrastrutture strategiche” del Documento di programmazione economica e finanziaria 2010 approvato martedì in sede di conferenza Stato-Regioni. Una dicitura e un importo che sembrano riferirsi alla metropolitana del Ctm piuttosto che al tunnel. Ma il direttore generale dell'assessorato, Edoardo Balzarini, fuga i dubbi: «Il progetto che abbiamo presentato a Roma è quello del tunnel».
SANNITTU OTTIMISTA «L'inserimento di queste importanti opere nell'allegato infrastrutture», ha spiegato Sannitu, «è un altro indispensabile passo che porta verso la definizione della piastra logistica della Sardegna. La Giunta regionale e l'assessorato dei Lavori pubblici stanno impostando le procedure per far annoverare tutti i progetti strategici per l'Isola nella programmazione nazionale e nei Piani di fattibilità».
LA CAUTELA Il passato insegna che l'inserimento nell'elenco rappresenta solo il primo passo di un iter molto lungo. Tanto che lo stesso Sannittu spiega che «ci attiveremo in tutte le sedi affinché l'opera ottenga la copertura finanziaria totale nel prossimo triennio».
IL REBUS DEL PARCHEGGIO Rispetto a otto anni fa, però, c'è un problema serio: l'opera associata al tunnel, cioè il parcheggio interrato da 330 posti sotto via Roma, è già stato appaltato e il cantiere, secondo quanto annunciato dal responsabile del procedimento, Mario Mossa, aprirà a gennaio. Ed è obbligatorio (oltreché molto più economico) fare le due opere assieme. Perché una volta che si scava in una zona così delicata si dovrebbe posizionare il “cassone” del tunnel nello stesso cratere. Di contro, se si realizzasse il parcheggio dopo non ci sarebbe più spazio per il sottopasso lungo 1,4 chilometri e progettato nel '92 - 18 anni fa - dalla Italferr spa, una società di ingegneria del gruppo Fs che vinse un concorso pubblico di progettazione finanziato dalla Regione. (f.ma.)
11/11/2010