Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Metano, un passo avanti

Fonte: La Nuova Sardegna
1 agosto 2008

VENERDÌ, 01 AGOSTO 2008

Pagina 6 - Sardegna

Il Galsi avvia l’iter per le autorizzazioni ministeriali Più vicina la costruzione del nuovo gasdotto

L’irritazione del presidente Renato Soru: «Non c’è più la doverosa collaborazione tra Governo e Regione, siamo al dominio»
CAGLIARI. Parte l’iter autorizzativo del nuovo gasdotto Algeria-Sardegna-Toscana-Europa. Galsi, società di sviluppo, realizzazione e gestione dell’opera, ha presentato ieri al Ministero dello Sviluppo Economico la domanda di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio per la sezione del metanodotto ricadente nel territorio italiano.
La domanda include anche la richiesta di avvio della procedura per la valutazione di impatto ambientale e di incidenza naturalistico ambientale per il quale si pronunceranno il Ministero dell’ambiente e il Ministero dei beni culturali. L’iter si concluderà con il rilascio dell’autorizzazione unica che darà il via alla successiva fase di costruzione per la quale nel novembre dell’anno scorso è stato sottoscritto un accordo tra Galsi e Snam. Complessivamente il percorso in territorio italiano sarà di 596 km, con un primo tratto via mare di 45 km fino all’approdo sud a Porto Botte, un successivo attraversamento a terra della Sardegna di 272 km ed un nuovo tratto a mare che raggiungerà la Toscana nei pressi di Piombino, area in cui il nuovo progetto verrà interconnesso con la rete nazionale di trasporto. Lungo il percorso, che interessa 40 comuni della Sardegna oltre al comune di Piombino in Toscana, saranno situati 38 punti di derivazione per lo sviluppo della rete interna di approvvigionamento ai comuni ed alle aree industriali. La capacità iniziale del gasdotto sarà di otto miliardi di metri cubi di gas all’anno, parte dei quali sarà destinata alla metanizzazione della Sardegna
Soci dell’iniziativa sono l’algerina Sonatrach (che oggi ha il 41,6% della Società) e l’italiana Edison (con il 20,8%); a Galsi partecipano inoltre Enel (15,6%), Hera Trading (10,4%) e la Regione Sardegna con la sua controllata Sfirs (11,6%).