CAGLIARI. La giunta regionale ieri ha accolto la richiesta dell’autorità portuale di ampliare l’elenco delle attività finanziate con l’accordo di programma che inietterà nel sistema portuale cagliaritano 137 milioni di euro. Il risultato di questo ampliamento è che l’autorità portuale può applicare il decreto che autorizzava nei porti di transhipment riduzioni sulle tasse di ancoraggio fino al 90 per cento. Insomma, il porto canale di Cagliari torna a essere molto competitivo in un Mediterraneo dalla concorrenza agguerrita. L’autorità portuale può mantenere la promessa fatta ai clienti del concessionario dello scalo: le tasse saranno ridotte già per tutto il 2010. L’accordo, infatti, vale anche per l’anno in corso. L’aspetto importante è che il capitolo sul quale è stato fatto l’ampliamento riguarda spese che l’autorità portuale può inserire nel bilancio come «correnti». La condizione posta dal decreto perché gli sconti potessero essere applicati alle tasse d’ancoraggio era infatti che il tutto fosse compensato o da tagli alle spese correnti o da maggiori introiti. Residui di bilancio, per esempio, com’era intenzione di Cagliari, non era possibile utilizzarli a questo scopo.(a.s.)