Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I congressi allungano la stagione»

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2010

Istituzioni e imprese si confrontano su come ampliare l'offerta turistica nell'Isola

Puntare all'industria dei meeting per destagionalizzare il turismo. «Di solito i congressi si organizzano da marzo a giugno e da settembre a novembre. Ma stanno diventando sempre più frequenti le richieste persino a dicembre e gennaio», afferma Stefania Conti-Vecchi, direttrice del Sardegna Convention Bureau durante la presentazione, ieri a Cagliari, del “Meeting Industry in Sardegna”. Si tratta della prima iniziativa di razionalizzazione dell'offerta turistico-congressuale in Sardegna, in programma giovedì e venerdì prossimi, rispettivamente al Ghetto degli Ebrei e all'Auditorium della Banca di Credito Sardo del capoluogo. Una due giorni inquadrata nel programma avviato dal Sistema turistico locale Karalis della Provincia di Cagliari, aperta agli operatori e alle istituzioni, e rivolta anche alle altre province, con l'obiettivo di mettere a sistema le risorse professionali isolane.
MEETING La Sardegna può infatti puntare sul turismo congressuale, un segmento turistico con una forte incidenza sul Pil (il 32 per cento) e con la più alta ricaduta economica sul territorio per molte categorie del commercio e della cultura. Le condizioni climatiche sarde consentono di ospitare eventi anche nei mesi invernali, allungando di fatto la stagione estiva. Ma occorre migliorare l'offerta, la professionalità e definire una mappatura precisa di ciò che esiste. «A livello regionale manca inoltre una strategia a medio e lungo termine. Si tende a dividere la Sardegna in territori senza capire che l'immagine vincente si ha quando viene percepita come isola nel suo insieme», spiega Annarita Montanaro, del direttivo del Sardegna Convention Bureau.
LA STRATEGIA Occorre creare allora una sinergia tra soggetti istituzionali e imprenditoriali lungo tutta la catena congressuale. Motivo per cui gli organizzatori auspicano per la due giorni la presenza delle istituzioni accanto agli operatori. «Il congressuale rappresenta un'opportunità», dice l'assessore provinciale del Turismo, Piero Comandini, per il quale serve un'analisi precisa di ciò che si ha: «Non possiamo vivere di turismo solo pochi mesi l'anno: bisogna diversificare l'offerta e offrire al turista un territorio organizzato, mettendo a sistema le risorse piuttosto che vedere strutture vuote».
MANUELA VACCA

26/10/2010