Tecnologia. Anche in città si celebra la decima edizione del Linux day, voluto dalla facoltà di Ingegneria
La giornata del pinguino è arrivata alla sua decima edizione. Il pennuto australe, come molti ormai sanno, è il simbolo di Linux, il sistema operativo open source , cioè basato su un codice di libero accesso e quindi modificabile a proprio piacimento, gratuitamente, da tutti. In molte città del Bel Paese oggi si celebra il Linux day ma l'edizione cittadina assume un particolare significato.
IMPORTANZA È infatti voluta dal Gruppo utenti Linux Cagliari e hinterland (Gulch), nato nel 1996, una dei primi a comparire in Italia. Alcuni suoi esponenti lavorano con le più importanti agenzie governative e istituzioni tecnologiche del pianeta. Giusto per fare qualche nome, il Massachussetts institute of technology (Mit), l'agenzia del pubblico impiego del Brasile e l'Università di Bologna. L'importanza del Linux day di Cagliari, organizzato con la collaborazione della facoltà di Ingegneria, è presto detta: è l'incontro che riunisce più persone a livello mondiale.
PROGRAMMA Nel programma di ieri erano previsti seminari di approfondimento sul sistema operativo e sul suo utilizzo nel territorio, oltre alla consueta possibilità di fare installare gratuitamente Linux sul proprio pc.
NUMERI «Da uno studio della Linux foundation e della Human technologies di ottobre», afferma Nicola Asuni, uno dei membri del gruppo, «risulta che il 75% delle grandi aziende Usa nel 2011 aumenterà l'uso di Linux e che il 40% ridurrà quello di Windows e Unix». Il perché è presto detto: «È tecnicamente superiore e più sicuro», afferma soddisfatto Asuni. Ma nell'Isola?
IN SARDEGNA «Anche in Sardegna l'utilizzo di sistemi operativi liberi nelle amministrazioni sta aumentando», ricorda Giuseppe De Stefanis, «il 16% dei comuni sardi ha il proprio sito creato con questo metodo». Grazie anche ai componenti del Gulch, che fanno “proselitismo” nei luoghi in cui lavorano, e alla delibera regionale 54/8 del 2008 che promuove l'utilizzo del software libero e «l'interoperabilità tra pubbliche amministrazioni».
AMMINISTRAZIONI Tradotto significa che se un Comune adotta un programma per la gestione delle schede anagrafiche, un altro municipio può utilizzare lo stesso programma adattandolo alle proprie esigenze, senza versare un euro alle aziende produttrici di programmi. Altrimenti? «Dovrebbero pagare», afferma Alessandro Martis, un altro esponente del Gulch.
ECONOMIA Il software libero è gratuito, si può scaricare e installare senza pagare la licenza. Ma ha anche dei risvolti economici importanti. «I modelli di business delle aziende open source», spiega Asuni, «hanno più ricadute sul territorio, perché oltre a sviluppare il prodotto, forniscono assistenza e consulenza». Per il Gulch il software libero è un problema sociale: «Tutto quello che tocchiamo in realtà è software, quindi avere programmi che funzionano meglio, perché sviluppati e controllati da una comunità mondiale di informatici, significa avere oggetti perfettamente funzionanti». Se poi è gratis, ancora meglio.
MARIO GOTTARDI
24/10/2010