Rassegne
Sino al 6 settembre al Teatro civico di Castello a Cagliari
La musica di oggi non sarebbe la stessa se non ci fossero stati George Gershwin, Leonard Bernstein, le loro canzoni, le loro musiche, le loro geniali intuizioni che hanno permesso a tanti capolavori di vincere la sfida col tempo. All'America di Gershwin (che con i suoi brani gettò le basi per un pensiero libero da vincoli stilistici, anticipando così di parecchi decenni un processo che accompagna molta della musica odierna) e Bernstein, ma anche a quella di altri famosi compositori come Aaron Copland, Kurt Weill, Richard Rodgers, Andrew Lloyd Webber, l'associazione Sonus de Atongiu dedica il proprio ciclo di appuntamenti in programma da oggi al 6 settembre a Cagliari nel Teatro Civico di Castello.
Cinque concerti incorniciati nel titolo “Festival Americano”, che, partendo da canzoni ultrafamose diventate negli anni veri e propri standard, proseguiranno con incursioni nell'universo di Antonin Dvorak, in quello del sommo Beethoven, e perfino nei territori del rock electronoise. Si parte questa sera, alle 21.30, con la mezzosoprano Juliana Vivian Carone che, accompagnata dai pianisti Rosabianca Rachel e Riccardo Leone, sfoglierà note pagine come “Un americano a Parigi”, “Long time ago”, “Somewhere”, “I'm a stranger here my self”, “Don't cry for me Argentina”. Formata all'Accademia Rossiniana di Pesaro, alla Scuola di Musica di Fiesole e all'Accademia Grassi di Martina Franca, nel corso della carriera la cantante ha affrontato vari repertori rivestendo ruoli di primo piano in opere liriche dal “Barbiere di Siviglia” alla “Traviata”, e in produzioni contemporanee: “The little Sweep” e “Ratsel von Mozart”. Dopo due settimane di pausa, il festival riprenderà il proprio cammino con l'esibizione del Quartetto Ivanov attesa il 10 agosto. Il 29 l'Orchestra Internazionale Sarda diretta dal violista Giacomo Medas, con un programma incentrato sulle musiche di Aaron Copland in cui spicca l'esecuzione del Concerto per clarinetto e orchestra, con la parte solistica affidata ad Anna Bruna Atzeni, e “Appalachian Spring”, scritta per 13 strumenti. Chiusura il 6 settembre con un recital del duo Dimitri Mattu, viola, Angela Oliviero, pianoforte, impegnati in musiche di Nino Rota, George Enescu, Ernest Bloch, Benjamin Britten, e dello stesso Medas. Biglietti 5 euro. Per prenotazioni: 070-262432.
CARLO ARGIOLAS
30/07/2008