Oggi via all'anno sociale
Riparte l'attività dell'associazione cittadina degli Amici del libro e per l'occasione ritrova la sua storica sede nel sottopiano del Municipio del Largo Carlo Felice 2. Oggi, alle 17,30, verrà inaugurato l'anno sociale con una conferenza del professor Ugo Carcassi su un tema di grande attualità perché quest'anno si è celebrato l'anniversario del mezzo secolo della vittoria sul male che per millenni ha flagellato l'isola. Tema della conferenza: "1950 - 2010. La malaria, una battaglia vinta?".
IL LIBRO Non è un caso che sia stato chiamato a parlarne un clinico di fama quale Carcassi che si è occupato a fondo dello studio della malattia endemica e che proprio quest'anno ha dato alle stampe per l'editore Delfino il libro "Sardegna e malaria". La pubblicazione da una parte ricostruisce la storia e la diffusione del male nell'isola, dall'altra affronta la malaria sotto tutti i diversi aspetti sanitari con il contributo di quaranta esperti delle università di Cagliari e Sassari. Il professor Carcassi oggi ripercorrerà le tappe della vittoriosa guerra lanciata in Sardegna per eradicalizzare la micidiale anofele responsabile del male.
IL RICORDO DEL 1954 L'incontro si terrà nel sottopiano del Municipio proprio dove il 12 novembre del 1954 era stata ospitata dagli Amici del Libro una mostra fotografica della lotta antimalarica inaugurata dall'ambasciatrice degli Usa Clara Boothe Luce e organizzata dalla Società Dante Alighieri, allora presieduta dall'indimenticato professor Nicola Valle e presente, tra le tante autorità, il sindaco Pietro Leo.
LA CAMPAGNA La vittoria sulla malaria nell'isola ebbe l'effetto di una rivoluzione. L' imponente campagna di disinfestazione fu avviata dagli americani nel 1946 col Sardinian Project. A un anno dall'inizio delle operazioni col Ddt si contarono 39.303 casi. Nel 1948 furono dimezzati, nel 1949 si ridussero a 1314 e nel 1951 ce ne fu uno solo. Nel 1952 la battaglia era vinta: nessun sardo era stato colpito dalle micidiali zanzare anofele che per millenni avevano infestato l'isola minando la salute dei sardi delle pianure e delle coste. Il fatto di aver debellato la malaria non fu solo una vittoria della medicina, ma ebbe effetti eccezionali sulla società e sull'economia.
C. F.
25/10/2010