Via Tiepolo. Nei palazzi comunali i problemi strutturali si aggiungono all'inciviltà di alcuni inquilini
Due automobili distrutte, completamente riempite di rifiuti. Tutto intorno, bottiglie, elettrodomestici, pezzi di ricambio e carcasse di vecchi scooter: il parcheggio condominiale è diventato un immondezzaio, l'ambiente adatto per il proliferare di topi, zecche e blatte. Siamo a Mulinu Becciu, nelle case comunali ad angolo tra via Sini e via Tiepolo.
LA DISCARICA Chi abita in questi palazzi ormai ha rinunciato a parcheggiare la propria auto all'interno dello spiazzo-discarica. Ma i problemi non finiscono qui: capita che dai soffitti filtri acqua, o nella migliore delle ipotesi si formino chiazze di umidità, quando il vicino si fa la doccia, che a causa di questi problemi salti l'energia elettrica, che nei pavimenti sia necessario mettere i secchi per intercettare le gocce d'acqua che allagano i pavimenti. Le cantine sono inutilizzabili a causa dell'umidità, e appena si scende nei seminterrati si viene accolti da un pungente odore di muffa. Infiltrazioni d'acqua dalle fogne, spiegano i residenti. E gli effetti dell'umidità sono evidenti anche dall'esterno delle abitazioni: i pilastri sono scrostati, e sui muri appaiono diverse crepe.
LE INFILTRAZIONI Maurizio Loi, 32 anni, abita qui dal 2000. Subito si è reso conto che le infiltrazioni stavano danneggiando pareti e soffitti: così ha iniziato ad inoltrare richieste di manutenzione straordinaria agli uffici comunali. «Solo l'anno scorso sono venuti gli operai, hanno scattato alcune foto e poi non sono più tornati», racconta mostrando i muri neri e le prese di corrente ricoperte dal verderame. «In bagno abbiamo dovuto togliere il lampadario, per paura di un corto circuito. E il portone d'ingresso, che all'interno è fatto di cartone, si gonfia e non riusciamo più a chiuderlo». Le cause sono due: l'acqua piovana, che rovina le pareti esterne, e l'acqua di scarico, proveniente dal piano di sopra, che gocciola dai soffitti. «Siamo costretti a tenere le finestre sempre aperte a causa dell'odore di muffa», racconta Loi. «Ma la situazione peggiore la vive la signora dell'ultimo piano: ha le pareti con i mattoni a vista, e il soffitto che si sta sgretolando».
IL COMUNE L'assessorato al Patrimonio, che ha la competenza sulle case comunali, si limita a ricevere le richieste: «Ogni volta che ci arriva una segnalazione, la trasmettiamo all'assessorato ai Lavori Pubblici, che si occupa degli interventi. Nel caso in questione, la richiesta è stata già inoltrata», fanno sapere dall'assessorato. Per il parcheggio diventato discarica, invece, il Comune non c'entra: basterebbe un po' più di educazione da parte dei residenti.
FRANCESCO FUGGETTA
25/10/2010