Comunali. Fantola e i Riformatori rilanciano il dibattito su come individuare il candidato
«Le primarie sono la cosa più giusta». Massimo Fantola, leader dei Riformatori, punta ad ottenere un ampio consenso. «I cagliaritani non accetterebbero un sindaco scelto da cinque o sei funzionari di partito, seduti intorno ad un tavolo. Ed io sarei il primo a non accettarlo», ha ribadito Fantola nel corso dell'incontro organizzato dal consigliere comunale Sandro Vargiu, che si è svolto giovedì scorso al Caesar's Hotel.
LE PRIMARIE A sette mesi dalle elezioni comunali, Fantola e Vargiu hanno illustrato il loro progetto per la città. Ma prima di tutto hanno chiarito che il nuovo sindaco dovrà essere espressione di una volontà condivisa da tutti i cagliaritani. Democrazia diretta e partecipazione popolare: primarie, dunque. Con un occhio di riguardo alle tante associazioni e liste civiche che si impegnano a proporre idee per la città, alcune delle quali hanno già fatto il nome di Fantola come candidato per via Roma: «Fanno più politica dei partiti, e occorrerà coinvolgerle», ha detto il leader dei Riformatori.
L'HINTERLAND «Cagliari deve ripartire», ha esordito Fantola. «Bisogna progettare una nuova realtà economica che faccia crescere il Pil e attragga capitali dall'estero. Certo, c'è molta competizione per diventare, prima che la capitale, un polo del Mediterraneo: Palermo, Genova, Marsiglia, Barcellona. Ma questa non vuol essere una critica al sindaco Floris e a quelli che l'hanno preceduto», ha specificato. «Cagliari ha 150mila abitanti», ha ricordato Vargiu, «che di fatto raddoppiano con i residenti dell'hinterland che lavorano e passano le loro giornate in città. Per questo il progetto per il capoluogo deve coinvolgere l'area vasta metropolitana. Purtroppo la Regione riconosce solo di fatto il ruolo di Cagliari come capoluogo, ma non lo sostiene economicamente».
VISIONE D'INSIEME Fra i temi trattati nel corso del dibattito, il futuro di Santa Gilla e Tuvixeddu, i beni demaniali, il nuovo stadio, l'abbattimento delle barriere architettoniche, fino all'eterna incognita del tunnel di via Roma. «Mi aspetto idee e progetti, vorrei sapere da voi quali sono i nodi che frenano lo sviluppo», ha detto Fantola ai suoi sostenitori.
FRANCESCO FUGGETTA
23/10/2010