Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Pochi fondi regionali per Cagliari»

Fonte: L'Unione Sarda
19 ottobre 2010

I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, hanno incontrato ieri mattina il primo cittadino
Alleanza per promuovere il rilancio del capoluogo sardo
Sindacati e amministrazione comunale sono d'accordo: per affrontare la crisi serve uno sforzo e un impegno straordinari.
«Non è vero che la Regione è Cagliaricentrica». Lo dimostra il fatto che la crisi in città si sente. Forse anche più che in altre zone dell'Isola. A parlare sono i sindacati confederali. Ieri il sindaco Emilio Floris ha ricevuto in Municipio i segretari provinciali della Cgil, Nicola Marongiu, della Cisl, Fabrizio Carta, e della Uil, Gianni Olla. L'incontro è stato chiesto proprio dai responsabili delle tre confederazioni per fare il punto sulla situazione della città e sugli effetti dell'attuale crisi, soprattutto per cercare di comprendere quale ruolo l'amministrazione comunale potrà svolgere per contrastare le difficoltà economiche.
IL QUADRO I sindacalisti hanno espresso forte preoccupazione per l'aggravarsi della situazione cagliaritana, caratterizzata da una povertà relativa sempre più diffusa, dalla crescente disoccupazione e dall'aumento esponenziale nell'uso degli ammortizzatori sociali in deroga. Hanno inoltre richiamato l'attenzione del sindaco su alcuni problemi specifici «come quelli del porto industriale, dell'aeroporto, del Teatro lirico, manifestando il timore che i pesanti tagli operati a danno dei Comuni dalla Finanziaria nazionale (e, forse, anche da quella regionale) possano pregiudicare anche la qualità dei servizi assicurati agli utenti».
In questo quadro, i sindacati hanno dichiarato di voler avviare un confronto con il Comune su tutte le iniziative capaci di limitare le conseguenze dell'attuale crisi e innescare invece un processo di sviluppo della città e del suo territorio, nella convinzione che avrebbe ricadute positive per la provincia e l'intera regione.
IL SINDACO Anche il primo cittadino Emilio Floris si è detto pienamente convinto della funzione trainante che Cagliari può assumere per la crescita della provincia e di tutta la Sardegna ma ha rilevato che «i criteri attualmente seguiti nella ripartizione dei finanziamenti dalla Regione (tutt'altro che Cagliaricentrica, come sottolineato dagli stessi sindacalisti) non le consentono di ottenere risorse adeguate». Sinora, ha aggiunto il sindaco, è stato possibile salvaguardare la qualità dei servizi grazie «a risparmi ma la crisi avrà le ripercussioni più pesanti nei prossimi due anni, quando i tagli oggi annunciati dallo Stato saranno effettivamente attuati. Ed a quelli statali si sommeranno, probabilmente, anche i tagli regionali».
Nell'affermare che, soprattutto in questo quadro, ripensare il futuro di Cagliari è una «necessità ineludibile», Floris ha espresso piena disponibilità «ad aprire il confronto richiesto dai sindacati» su questi grandi temi. A tal fine il sindaco ed i rappresentanti delle tre confederazioni si sono impegnati a convocare nei prossimi giorni riunioni dedicate all'esame di singoli problemi, con l'obiettivo di studiare e mettere in campo iniziative condivise capaci di rilanciare sviluppo, occupazione e qualità dei servizi socio-assistenziali.

19/10/2010