Legambiente: «Rischio idrogeologico in 306 Comuni, l'81 per cento»
Un pericolo sottovalutato: dei 377 Comuni della Sardegna, ben 306 (l'81 per cento) sono a rischio frana e alluvione. I dati, aggiornati al 2008 e contenuti in un dossier del ministero dell'Ambiente sul rischio idrogeologico in Italia, sono stati presentati ieri nel corso di una conferenza organizzata da Legambiente e dipartimento della Protezione civile alla Lega Navale di Cagliari.
TERRITORIO FRAGILE La precedente edizione del report, datata 2003, considerava a rischio solo 42 comuni, l'11 per cento del totale. «I nuovi dati del ministero», ha commentato Paola Tartabini, portavoce della campagna di prevenzione "Operazione Fiumi", «danno l'idea di quanto sia stata sottovalutata l'entità del pericolo di frane e alluvioni in Sardegna». Tra le province, le più fragili sono quelle di Olbia-Tempio e dell'Ogliastra, che fanno registrare entrambe il 96 per cento delle amministrazioni a rischio. Seguono Sassari, Carbonia-Iglesias e Cagliari, rispettivamente con il 95, l'87 e il 77 per cento. In totale, oltre 615 chilometri quadrati di territorio sono stati classificati ad alta criticità idrogeologica.
PIOGGE BREVI E INTENSE I dati emersi dallo studio hanno evidenziato una maggiore frequenza di precipitazioni di breve durata ma di elevata intensità, come accadde in Ogliastra nel 2004 o a Capoterra nel 2008. Ciò nonostante, la piovosità media annua si è ridotta del 15-20 per cento. «Per fortuna», ha spiegato Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna, «la Regione si è dotata sin dal 2004 di un Piano di assetto idrogeologico»..
IL PIANO REGIONALE «Sia i Comuni che la Regione hanno posto le tematiche di protezione civile tra le priorità del loro lavoro: 68 amministrazioni hanno già approvato il piano d'emergenza», ha sottolineato Franco Saba, della segreteria di Legambiente Sardegna. «Forse la siccità dei primi anni Novanta ha portato a sottovalutare il problema. L'informazione è parte essenziale del Pai, che non deve rimanere chiuso in un cassetto ma deve essere reso operativo anche organizzando delle esercitazioni». Proprio come farà oggi "Operazione Fiumi": dalle 9 alle 19 sarà a Posada per una giornata ricca d'iniziative, fra cui una mostra didattica sul dissesto idrogeologico, un'escursione sul rio Posada e un'esercitazione dei Vigili del Fuoco.
FRANCESCO FUGGETTA
19/10/2010