Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Favole, sogni e disegni per illuminare il buio

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2010

Favole, sogni e disegni per illuminare il buio

All'ora dell'inaugurazione della quinta edizione del Festival Tuttestorie c'erano due palloncini - uno giallo e uno bianco - che volavano esattamente nella porzione di cielo sopra l'Exmà di Cagliari. Se ne stavano lì in un cielo fortunatamente pulito, dopo una giornata di pioggia intermittente che avrebbe potuto condizionare la riuscita della prima serata. È un dettaglio piccolo ma funzionava assai bene, nel senso che quei due palloncini sembravano quasi dire: ecco, qui sotto c'è il festival. E funzionava soprattutto perché non era una cosa voluta, perché quei palloncini non dovevano esserci, e quindi alla fine anche il caso a volte ci mette del suo per migliorare i piccoli dettagli rivelatori di un evento.
«Signori bambini, signore bambine, buonanotte».
È iniziata così la nuova edizione del festival, dedicata alla notte ( MaLaNotte, racconti, visioni e libri per illuminare il buio ), con la presentazione delle mostre e dei laboratori che fino a domenica terranno occupati i bambini e i ragazzi stimolando la loro fantasia, la voglia di immaginare storie, personaggi e creature, di confrontarsi con gli altri bambini attraverso il gioco e l'apprendimento. È stata anche l'occasione per i saluti e i ringraziamenti ufficiali e per iniziare a entrare nel vivo del festival, con la musica dei “clown musicanti” Ron ZZZ Pigiama Band - che sono riusciti a far ballare molti bambini a colpi di ska - e l'incontro con l'assessore Giorgio Pellegrini (Cultura) e con Edoardo Usai (Pubblica istruzione) del Comune di Cagliari, che hanno portato in dono i loro “talismani della notte”, rispettivamente un libro e una candela, ricevendo l'attestato da una giuria di bambini e delle tre civette sul comò. Al tramonto poi sono arrivati Nonno Sonno (Elio Arthemalle) e Nonna Nanna (Emanuela Lai), muniti di pigiama, copertina e materasso, che brontolavano per la baraonda e la presenza di così tanta gente nella loro stanza finendo col chiedere aiuto ai bambini per far arrivare la notte e finalmente poter dormire.
A proposito di pigiama, il motto dell'inaugurazione era Tutti in pigiama (sul serio!) . Lo hanno chiesto gli organizzatori del festival per rendere più colorata e pittoresca la serata. E sì, moltissimi bambini erano in pigiama, perfettamente a loro agio nell'essere all'Exmà con i vestiti con cui di solito vanno a letto e si addormentano. Meno, molti di meno, gli adulti, più che altro persone dello staff, perché mica è semplice per un adulto uscire in pubblico in pigiama (molto comprensibile, ma chiunque lo avesse fatto avrebbe goduto della nostra stima immediata).
E poi, si diceva, le mostre: nella Sala Pua' è stata inaugurato Non ci vedo un cubo! , una mostra interattiva progettata dal Teatro Lirico di Cagliari, con cinque cubi che diventano altrettanti ambienti tematici (sogno, creature notturne, buio, ombre, luna e stelle), insieme a immagini e tavole illustrate dagli allievi del Master Ars in Fabula di Macerata e un'installazione multimediale di Alessandro Olla. E poi alcuni spazi dedicati a Gianni Rodari. Innanzitutto una Giostra Rodari realizzata dall'artista Antonio Catalano, con un percorso interno dedicato al grande scrittore. Una giostra vera e propria dove tutto è realizzato in modo artigianale: una barca, una sedia, un treno, muniti tutti di telefoni che permettono di comunicare con gli altri bambini all'interno della giostra. Durante il giro Catalano racconta storie, filastrocche, poesie, tutte legate al mondo di Rodari. Sempre allo scrittore italiano è dedicato Ho preso 10 in fantastica , una mostra ospitata nella Tenda Tictac piena di giochi da tavolo e parole a lui dedicate. È stato inaugurato anche l'Ufficio poetico di Bruno Tognolini e Francesca Amat, presente come gli anni scorsi. In serata, l'incontro con Renzo Arbore che viene omaggiato fin dal nome dell'edizione - non a caso è stata eseguita anche la sigla iniziale del suo storico programma, Quelli della notte .
ANDREA TRAMONTE

14/10/2010