sindacati Nota dei segretari di Cgil, Cisl e Uil
Un tavolo di confronto per mettere in campo iniziative congiunte mirate a fronteggiare la situazione, anche in considerazione dei tagli che il Governo ha messo in campo nei confronti del sistema degli enti locali. Lo chiedono in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Cagliari al sindaco del capoluogo Emilio Floris.
Nella lettera le organizzazioni sindacali fanno la radiografia della grave situazione economica e sociale della città e del perdurare della crisi occupazionale. «Sono ben noti i problemi vissuti dai cagliaritani: una povertà relativa sempre più diffusa, specie tra gli anziani, un indice di vecchiaia molto alto, un indice di disoccupazione elevato soprattutto nei segmenti donne e giovani, un tasso di inattività molto alto, dovuto allo scoraggiamento, un aumento esponenziale dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, una forte diminuzione della qualità e dei servizi per la cittadinanza in genere». Ecco, secondo i sindacati, cosa non funziona. «È fermo il settore edile, nonostante le aspettative dell'approvazione del piano casa, sono ricorrenti le crisi nel settore dei call center e del commercio, a causa della diminuzione dei consumi, la stessa attività del Porto Industriale rischia di bloccarsi, per le questioni sulle aree e sulle tasse di ancoraggio. Da ultimo la vertenza del Teatro Lirico e le normative relative agli affidamenti alla società in house Multiservizi rendono la situazione ancora più preoccupante».
Una serie di fattori negativi che hanno conseguenze disastrose per i dipendenti. «Uno dei primi effetti è quello che sono stati approvati bandi di gare d'appalto al massimo ribasso, che non consentono una remunerazione giusta ai lavoratori e all'imprenditore e che rischiano di pregiudicare la qualità dei servizi agli utenti».
12/10/2010