Storici italiani A Cagliari il convegno
«La celebrazione del centocinquantesimo anniversario dello Stato nazionale unitario deve essere l'occasione per un rilancio del sentimento e della consapevolezza dell'unità nazionale», mentre «mortificare o disperdere le strutture portanti dello Stato nazionale sarebbe semplicemente fuorviante». Così il 20 settembre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo all'inaugurazione della nuova Assemblea Capitolina che gli ha conferito la cittadinanza onoraria di Roma. In quest'ottica il tema "La costruzione dello Stato-nazione in Italia", scelto dalla Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo) per il suo convegno annuale che si svolgerà a Cagliari da domani a sabato prossimi al T - Hotel, assume particolare importanza. Un incontro con un livello intellettuale indiscutibile che contribuirà non solo all'arricchimento del dibattito storiografico, ma che cercherà di fornire nuove chiavi interpretative del 150° anniversario dell'unificazione, «affinché - come precisa il presidente Graziosi - si lavori per una "celebrazione" che non sia meramente tale, ma sostanziata da una discussione critica».
NAPOLITANO Purtroppo gli impegni istituzionali hanno reso impossibile quella partecipazione del Capo dello Stato, in cui avevano sperato gli organizzatori, ma in una lettera il presidente Napolitano ha ribadito la sua "convinta attenzione" all'iniziativa dell'associazione e a testimonianza del suo "apprezzamento" è previsto l'invio di un messaggio di saluto.
IL CONVEGNO L'incontro avrà inizio domani alle ore 15 con la seduta inaugurale, presieduta dal rettore dell'Università di Cagliari, Giovanni Melis, e i saluti delle autorità (il sindaco Emilio Floris, il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci ed il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru) e del presidente della SISSCo Andrea Graziosi, ordinario di storia contemporanea presso l'Università Federico II di Napoli, che guiderà i lavori della sessione introduttiva. Concluderà l'intervento di Aldo Accardo, "Una terra italiana: la Sardegna nella storiografia dell'800", docente dell'ateneo cagliaritano, presidente del Comitato sardo per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia e della Fondazione "Giuseppe Siotto", fra le istituzioni cagliaritane più coinvolte nell'organizzazione dell'evento.
QUATTRO SESSIONI Le successive giornate di studio si articoleranno in quattro distinte sessioni, la prima, venerdì, affronterà il tema "Dagli Stati dinastico-territoriali allo Stato-nazione" e sarà presieduta da Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di Studi storici, geografici e artistici dell'Università di Cagliari. Nel pomeriggio vi sarà anche la seconda, che si svilupperà su "I processi di nazionalizzazione" presieduta da Alberto De Bernardi dell'ateneo di Bologna.
GIULIANO AMATO In questa giornata Giuliano Amato, presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità, terrà una riflessione, dedicata a "150 anni dopo", che si annuncia di grande interesse. Vi sarà poi una tavola rotonda su "Risorgimento, Stato, nazione: storia e dibattito pubblico," presieduta da Giovanni Sabbatucci dell'Università di Roma "La Sapienza", e la presentazione del Carteggio di Giovanni Spano a cura di Luciano Carta. Sabato dalle 9 la terza sessione (Culture e saperi nella costruzione dello Stato-nazione) e la quarta ed ultima, (Tensioni e Conflitti).
LUCA LECIS
06/10/2010