«Da riscuotere 16 milioni dalla Regione, 100 dal ministero dell'Interno»
Il sindaco e la Giunta si attivino nei confronti del ministero dell'Interno per la riscossione, in tempi e con modalità certe, dei propri crediti. E promuovano un vasto movimento di amministrazioni locali per modificare regole inique del Patto di stabilità, che rischiano di dare un colpo durissimo all'economia sarda, in modo da consentire gli investimenti necessari.
Lo chiedono, in un'interrogazione, i consiglieri comunali del Partito democratico dopo aver preso atto che i servizi finanziari e di contabilità del Comune hanno dato tassative disposizioni di sospendere i pagamenti alle imprese per investimenti anche per opere già realizzate. È stata inoltre sospesa l'esecutività degli impegni anche per le spese correnti.
Il fatto è che, sostengono i consiglieri del maggior partito d'opposizione in Consiglio, il Comune ha molti crediti: sedici milioni dalla Regione e addirittura cento milioni nei confronti del ministero dell'Interno relativamente agli esercizi 1998-2001.
Tutto questo a fronte di «significativi tagli ai trasferimenti operati dallo Stato nei confronti di Regioni e Comuni per la fornitura dei servizi essenziali».
06/10/2010