Cappellacci soddisfatto. Cherchi (Anci): «Dal ministro parole ingenerose sul sindaco Marras»
Poco prima delle 10 e 30 il ministro Maroni varca il portone di Villa Devoto, la sede recuperata della presidenza della Giunta regionale. Accanto a lui c'è il sottosegretario sardo alla Difesa Giuseppe Cossiga. Comincia subito la riunione a quattro con il governatore Ugo Cappellacci e il presidente dell'Associazione dei comuni sardi Tore Cherchi.
IL PRIMO CONFRONTO Un'ora di faccia a faccia serve a fare il punto sull'allarme sicurezza in Sardegna, dopo l'escalation di attentati agli amministratori locali messi sotto pressione in tutta l'Isola. Fino alle fucilate contro l'abitazione del sindaco di Ottana Gian Paolo Marras. E al vertice cagliaritano era stato invitato anche il primo cittadino del centro barbaricino, che però ha confermato la sua assenza dopo la richiesta di una visita di Maroni nelle zone del malessere della Sardegna centrale. E sono scoppiate le polemiche a distanza tra il ministro («avrà avuto qualcosa di meglio da fare») e il sindaco di Ottana («non sono andato a Cagliari per stare con i miei figli ancora terrorizzati»).
IL VERTICE IN PREFETTURA Alle 12 spaccate Maroni si è trasferito in prefettura, dove ha presieduto la riunione del coordinamento tecnico per la sicurezza: c'erano il capo della polizia Manganelli, i capi delle forze armate, i quattro prefetti sardi, i rappresentanti delle procure. Il vertice si è concluso alle 13 e 30: «È durato un po' più del previsto», le parole del ministro dell'Interno, prima di annunciare l'intenzione dello Stato di intensificare i controlli in tutta la Sardegna.
CAPPELLACCI SODDISFATTO Per Cappellacci il confronto di Villa Devoto «è stato proficuo», perché «abbiamo discusso molto del tema della criminalità e analizzato le radici del fenomeno degli atti intimidatori contro gli amministratori. Poi abbiamo fatto il punto sulla situazione, con i risultati incoraggianti raggiunti nell'ultimo periodo». Il governatore non nasconde la sua soddisfazione perché «ci siamo dati appuntamento per un'assemblea con tutti i sindaci». D'altronde «è necessario e doveroso recarsi sul territorio per toccare di persona i problemi e ascoltare gli amministratori». Sono loro «che sono in prima linea a fronteggiare la situazione economica e sociale dell'Isola». Il presidente della Regione osserva che «partendo dalle idee e dai progetti che giungono dai territori la Regione sta avviando una serie di politiche per lo sviluppo, da accompagnare però con azioni nel campo della sicurezza».
COSSIGA IN SINTONIA Dello stesso avviso anche il sottosegretario Cossiga, che ha sottolineato «la necessità di affrontare le complesse cause sociali del fenomeno attraverso, la creazione di opportunità per le comunità locali».
L'ANALISI DELL'ANCI Il presidente dell'Anci Tore Cherchi premette che «le parole del ministro sul caso Ottana sono fuori luogo, e perfino ingenerose, nei confronti di un sindaco ancora profondamente scosso dall'atto intimidatorio di cui è stato vittima». Il massimo rappresentante dei comuni sardi si augura che «si faccia in tempi stretti la riunione con gli amministratori locali» annunciata da Maroni. Cherchi parla della necessità di affrontare «il disagio sociale», ma «serve anche un'adeguata attività di contrasto dei fenomeni criminali». Con «gli interventi repressivi mirati si possono ottenere risultati importanti, come è già successo portando avanti, nella lotta agli incendi, la campagna contro i piromani».
06/10/2010