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Riapre l'ippodromo tra corse e pariglie
Il nome è a metà strada tra il profetico e lo scontato: Vola al Poetto . E infatti ha vinto lui: purosangue inglese, ha staccato tutti nella finale del palio di Cagliari - in sella, Giuseppe Piccinnu -, corsa che ha inaugurato l'ippodromo del Lungomare dopo quattro anni di chiusura.
Due tribune di tubi Innocenti (ieri piene) in stile Sant'Efisio e una pista appena finita (giusto un mese fa), per far rivivere l'impianto che da tempo viene indicato come il possibile trampolino per far arrivare nel litorale soldi e turisti. Di sicuro arriveranno presto dei nuovi spalti da 1.200 spettatori e il perimetro del circuito verrà rialzato per avere una vista migliore. Ecco spiegato perché ieri c'erano anche un megaschermo e un commentatore.
Per ora comunque buona la prima: trenta cavalli in gara, tre batterie di qualificazione e una finale con i migliori nove. Dietro a Vola al Poetto , il sindaco Emilio Floris ha premiato anche Cioccococco (secondo, guidato da Fabrizio Pinna) e Black Diablo (terzo, driver Gianluca Fais).
BABY PARIGLIE Tra una gara e l'altra, sono scesi in pista i baby cavalieri del Giara Club di Oristano: 18 ragazzi tra i 6 e i 16 anni, che si sono esibiti nelle pariglie. Ponte in piedi, tre su tre, verticale: tutte le figure tipiche delle cavalcate spettacolari, eseguite su dei Giarab (razza ottenuta dall'incrocio tra i cavallini della Giara e quelli arabi).
Hanno corso su un fondo che gli organizzatori hanno giudicato pesante, costituito da un mix di sabbia e ciuffi di cotone. «Possono correre solo cavalli potenti, con una buona muscolatura. È una pista impegnativa», fa sapere Pasquale Abis, presidente dell'associazione cavalieri di Pula, tra gli organizzatori del Palio.
Sulle tribune birra e patatine in abbondanza (a bordo pista per l'occasione c'erano quattro paninoteche ambulanti) e qualche piccola scommessa clandestina: appena Piccinnu è arrivato al traguardo, dopo una corsa di 1.300 metri (un solo giro) sugli spalti c'è chi ha aperto il portafogli e addirittura chi ha staccato assegni. Gesti che fanno parte del folklore di queste gare.
L'INTITOLAZIONE Da ieri il circuito del Lungomare si chiama ufficialmente "Generale Gutierrez", in onore del militare di Macomer detentore del record di salto in alto a cavallo (2 metri e 44 centimetri), ancora valido.
Giangabriele Carta, presidente della società ippica di Cagliari, spiega che per vedere nuovamente delle gare al Poetto probabilmente bisognerà aspettare un po': «I prossimi appuntamenti devono essere ancora programmati». Insomma, in calendario per ora non c'è niente, ma non è escluso che l'impianto possa aprire anche durante la prossima estate. «I lavori per il completamento cominceranno al più presto: una nuova tribuna con oltre mille spettatori, alta dodici metri. E poi altri 100 box per i cavalli».
Il secondo lotto di opere si è concluso ad aprile: finanziato con due milioni e mezzo di euro (provenienza: comunità europea), ha cancellato i vecchi problemi di allagamento dell'anello. La pista è stata sollevata di 40 centimetri rispetto al passato, per evitare altre sorprese: dopo la costruzione della strada Lungosaline, più alta rispetto all'anello, gli allagamenti erano routine.
Il terzo lotto porterà le tribune coperte e nuove stalle: un pacchetto per il quale dovrebbero servire cinque milioni di euro. Poi l'impianto sarà pronto per inserirsi nei circuiti nazionali.
Intanto il palio di Cagliari ha restituito l'ippodromo del Poetto rimasto chiuso, per i lavori, quattro anni. Un evento che ha arricchito ulteriormente il calendario di manifestazioni di questa lunga settimana di Sant'Efisio.
MICHELE RUFFI