Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'attacco del Pd: «Maggioranza ormai paralizzata»

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2010

Comune. La polemica

«Il rinvio della riunione del Consiglio comunale, per mancanza di numero legale, martedì scorso, sarebbe l'ennesima dimostrazione del fatto che la maggioranza politica che governa la città si è letteralmente sciolta».
A denunciarlo è il gruppo consiliare del Pd, in una dura nota di censura alla maggioranza di centrodestra, che sarebbe in preda a contraddizioni tali da aver costretto all'immobilismo strategico e operativo la giunta guidata dal sindaco Emilio Floris.
L'ATTACCO «L'assemblea civica non viene messa in condizioni di affrontare seriamente nessun problema della città, si procede di rinvio in rinvio sui grandi temi, all'ordine del giorno del Consiglio sempre più spesso vi sono solo interrogazioni, che spesso non vengono neanche discusse per l'assenza degli assessori o del sindaco - dice il capogruppo Ninni Depau, a nome della sua formazione - sembra quasi che l'esecutivo Floris, dopo l'ostruzionismo nei confronti della Giunta regionale di centrosinistra guidata da Renato Soru, abbia esaurito la sua missione».
IL BLOCCO Subito dopo arriva il riferimento al blocco dei progetti inizialmente concordati (Betile, campus universitario, riqualificazione di Sant'Elia) nell'accordo di programma: «Eppure Cagliari attraversa un periodo di forte disagio economico e sociale, ulteriormente aggravato dal blocco dei pagamenti da parte del Comune, anche per opere già realizzate - aggiungono i consiglieri - blocco che sta determinando gravissime difficoltà a numerose imprese che hanno assunto impegni nei confronti dei loro fornitori, delle banche, degli stessi dipendenti».
TROPPI PROBLEMI Secondo i consiglieri del maggior gruppo di opposizione sarebbe più che mai necessario che l'amministrazione comunale di Cagliari «si svegli dal suo letargo e - oltre a definire un concreto piano di interventi per consentire e velocizzare i pagamenti alle imprese - assuma tutte le iniziative politiche necessarie, insieme alla Regione e agli altri comuni della Sardegna, perché vengano modificate regole inique del patto di stabilità che scaricano sui comuni le inefficienze dello stato e che rischiano di dare un colpo durissimo all'economia sarda. È più che mai necessario che la città sia governata».

01/10/2010