Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Ministero paghi 15 milioni di euro»

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2010

Viale Poetto. Richiesta danni per l'occupazione abusiva della caserma della Polstrada

I proprietari: contratto degli immobili scaduto da 18 anni
Il contratto è scaduto da 18 anni. La prefettura evita lo sfratto degli agenti disposto dal giudice con un provvedimento di requisizione.
Quindici milioni di euro. Questa la cifra che i proprietari degli immobili di viale Poetto che ospitano la caserma della Polizia stradale chiedono al Ministero dell'Interno per l'occupazione abusiva dello stabile da parte degli agenti. Occupazione che dura da 18 anni, da quando è scaduto il contratto di locazione. La battaglia giudiziaria si è conclusa con una sentenza di sfratto per i poliziotti emessa dal tribunale. Provvedimento bloccato da un ordine di requisizione firmato dal vice prefetto vicario Bruno Corda.
IL MAXI RISARCIMENTO Gli avvocati Giovanni Contu e Matilde Mura curano gli interessi dei fratelli Luigi, Andrea e Stefania Gatti proprietari degli immobili di viale Poetto, che in quell'area avevano progettato di costruire alcune palazzine. Il risarcimento è stato calcolato in base a un planivolumetrico approvato nel 1994 dal Comune di Cagliari per la realizzazione di 40 appartamenti in due edifici di 8689 metri cubi. Un mancato ricavo da 15 milioni di euro.
DANNO ERARIALE Dal giorno della requisizione la prefettura corrisponde ai tre imprenditori 330,32 euro al giorno. I legali sostengono che la cifra giornaliera per l'occupazione abusiva (che verrà considerata acconto in caso di vittoria di fronte al Tar) è due volte superiore all'importo versato. Quindi, sostengono gli avvocati Contu e Mura, la differenza di importi è un danno erariale a carico di chi ha firmato il provvedimento di requisizione e di chi ha contribuito alla causa del danno (l'occupazione illegittima).
LA STORIA La storia di una vicenda paradossale (in città le caserme ormai in disuso e perfettamente funzionanti sono tante, una per tutte quella dell'Aeronautica di via Cagna), inizia il 2 febbraio 1987, quando il padre dei fratelli Gatti dà in affitto al ministero dell'Interno duemila metri quadri che ospitano gli uffici e l'autorimessa della Stradale. Il contratto di locazione scade nel 1992 e da allora la Polizia non ha titoli per stare lì, ma decide unilateralmente di versare ai proprietari 100 mila euro all'anno. Battaglie legali con due sentenze a favore dei proprietari e tentativi di accordo non sono bastati. C'è voluto un verdetto del giudice monocratico Susanna Zanda per dare una svolta decisiva alla vicenda: sfratto. Il 31 dicembre 2009, a sorpresa, il viceprefetto vicario Bruno Corda firma l'atto di requisizione. Il 26 febbraio di quest'anno gli avvocati ricorrono al Tar contro la decisione prefettizia.
ANDREA ARTIZZU

29/09/2010