Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Alziator», ecco i finalisti in gara

Fonte: La Nuova Sardegna
28 settembre 2010

Premio letterario, per la sezione della narrativa sono in lizza Michela Capone, Nino Vetri e Fabio Geda



Una selezione tra oltre trecento autori. Il 29 ottobre la serata finale



Tre premi speciali a Quaquero, Bodei e Ugo Carcassi

MARCO VITALI

CAGLIARI. Michela Capone, Fabio Geda e Nino Vetri per la narrativa, Paolo Fadda, Giusto Catania e Adriano Ossicini per la saggistica. Sono le due terne di finalisti del 4/o Premio Letterario Francesco Alziator. Promosso dal Comune di Cagliari con il contributo della Regione è riservato alle opere edite. Tre gli autori in lizza per il rush finale anche per quanto riguarda la sezione speciale riservata ad autori non italiani originari dei paesi del Mediterraneo: l’iraniano Amid Zvarati, Edgar Moreno e Sylvie Germaine. 328 gli autori, il 70% dei quali sardi, selezionati dalla giuria presieduta da Tonino Oppes e composta da Andrea Frailis, Maria Paola Masala, Pasquale Mistretta, Maria Antonietta Pilia, Carlo Pillai e Mario Tasca. Duecentocinque i volumi di narrativa e 96 i saggi. Il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, ha rimarcato ieri come i numeri del premio crescano di anno in anno. «Quattordici le nazioni che hanno partecipato, segno che il Concorso ha un respiro internazionale», ha precisato. Tra i grandi esclusi, Marco Missiroli, Tiziano Scarpa, Margherita Oggero, Antonio Moresco. In palio ci sono 6.000 euro per i primi classificati e 1.000 per ciascun finalista. Venerdì 29 ottobre al Teatro Comunale nella serata che chiude anche il ciclo di eventi legati all’Alziator, saranno proclamati i tre vincitori. Tre premi speciali andranno a Ugo Carcassi, Myriam Quaquero e Remo Bodei. I nomi dei nove finalisti sono stati svelati questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato oltre al sindaco e alla giuria, Maurizio Porcelli, presidente del comitato di gestione e Cristiana Alziator, figlia dell’intellettuale, saggista e romanziere cagliaritano. Tonino Oppes ha sottolineato l’ottima qualità delle opere relative alla sezione Speciale. «Questa sezione può dare a Cagliari un posto di rilievo nel panorama dei Concorsi letterari», ha detto.
Michela Capone, magistrato cagliaritano, si è presentata con «Quando impari ad allacciarti le scarpe», edito da Carlo Delfino, un libro coraggioso sulla condizione di una mamma che affronta il dramma di un figlio disabile. «Nel mare ci sono i coccodrilli», edizione Baldini Castoldi Dalai, è il testo, già in vetta alle classifiche nazionali, del torinese Geda, e racconta l’odissea di un bambino afgano in fuga dalla guerra. Il palermitano Nino Vetri è in gara con «Lume Lume», edito da Sellerio e ambientato nella Palermo multietnica. La saggistica è rappresentata da «La sfida della libertà», edita da Il Margine, del romano Adriano Ossicini, uno spaccato di storia del paese dalla resistenza in poi. E ancora: «Uomo di Montevecchio» (ed.Carlo Delfino), del cagliaritano Paolo Fadda, è la storia di un imprenditore minerario nella Sardegna dell’Ottocento; «Mondo bastardo» (Duepunti edizioni), del palermitano Giusto Catania, lancia un messaggio di speranza: la cittadinanza planetare non è un’utopia.
La scorsa edizione la serata finale fu presentata da Michele Mirabella e Nadia Bengala. Tra gli ospiti don Antonio Sciortino, Alessandra Privato e la scrittrice iraniana Lila Azam Zanganeh. Madrina dell’evento fu Dori Ghezzi mentre il cantautore Fabrizio De Andrè venne omaggiato tra gli altri da Teresa De Sio, Nada, Ron, Fausto Mesolella Viola Valentino, i Tazenda e coro di Bitti.