la polemica Polo Civico contro Legambiente


«Prima bloccano i lavori del parco poi organizzano manifestazioni che ne denunciano il degrado». Il paradosso è stato denunciato da Antonello Gregorini, leader del Polo civico. Nel mirino c'è Legambiente, che domenica ha organizzato “Puliamo il mondo” nell'area di Tuvixeddu. «Hanno avuto il coraggio di denunciare l'abbandono del parco invitando Comune e Regione a farsi carico della sistemazione in attesa che si risolva la controversia giuridica. Fanno finta di dimenticare», rileva Gregorini, «che l'accordo di programma siglato nel 2000 non è stato attuato per l'opposizione degli stessi che oggi, mistificando la realtà, denunciano il degrado». Secondo l'esponente del Polo civico «l'azione di una minoranza ha portato al blocco dei lavori, alla perdita di 3,9 milioni che avrebbero consentito l'ampliamento del parco e alla smisurata crescita del contenzioso e dei danni potenziali».
Secondo il Polo civico «i cagliaritani devono sapere che chi vuole bene al parco ha operato perché venisse aperto quanto prima. Anche domenica», prosegue Gregorini, «si sono sentite le menzogne di chi afferma che i palazzi sono costruiti sulle tombe o le assurdità di Legambiente che vuole il grande parco da Sant'Avendrace a Is Mirrionis, sapendo perfettamente che costerebbe almeno trecento milioni di euro».
Ancora: «La città disegnata da Legambiente e dai suoi supporters, da Tuvixeddu a Molentargius, volge al fallimento e noi non intendiamo star zitti di fronte a queste folli tesi». Poi la stoccata finale: «Le affermazioni di Legambiente non possono essere oggettive dal momento che, in passato e forse ancora oggi, su “Puliamo il Mondo”, Tuvixeddu e Molentargius, ha pescato finanziamenti per centinaia di migliaia di euro. Noi vogliamo che i siti, fatto salvo il principio di tutela, debbano anche servire alla città per diventare più ricca e dare lavoro ai propri figli».

28/09/2010