la contestazione A causa dei diritti di prevendita
Sta suscitando proteste la decisione della Fondazione del teatro lirico di affidare a un'azienda esterna la biglietteria. Soprattutto perché comporta un aumento del prezzo dei ticket e degli abbonamenti. E ciò è accaduto senza che gli abbonati siano stati avvertiti.
«Nei giorni scorsi telefono alla biglietteria del Teatro Lirico per chiedere la data di apertura delle conferme abbonamenti alla Stagione concertistica», racconta Antonello Caput. «Un'incaricata mi risponde gentilmente e senza ulteriori precisazioni che il servizio è già attivo. Ni reco subito alla biglietteria del teatro ma, sorpresa, le porte sono sprangate ed un cartellino avverte che bisogna rivolgersi al Box Office di viale Regina Margherita. Ci vado subito», prosegue Caput, «e scopro che il costo degli abbonamenti, peraltro sensibilmente aumentato, è gravato dai diritti di prevendita che spettano all'intermediario. Telefono al teatro per avere spiegazioni e, nuova sorpresa, vengo collegato automaticamente con lo stesso Box Office, i cui servizi, evidentemente, sono stati imposti arbitrariamente e senza preavviso agli abbonati, che inutilmente», conclude l'abbonato del Lirico, «possono peraltro consultare il sito internet che, in corrispondenza della stagione 2010-2011, riporta solo le condizioni di abbonamento della stagione 2009-2010».
La scelta di esternalizzare la biglietteria è conseguenza dei tagli al personale stagionale che il soprintendente uscente, Maurizio Pietrantonio, ha dovuto operare per ovviare al taglio dei finanziamenti alla Fondazione, 2,6 milioni quest'anno.
27/09/2010