Ieri protesta delle famiglie
Anno nuovo, problemi vecchi. A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, i familiari degli oltre 1.200 studenti sardi affetti da disabilità lamentano la cronica carenza di docenti di sostegno per i loro figli e il taglio selvaggio del numero dei bidelli in molte scuole che contribuisce a rendere ancor più precaria l'assistenza. E annunciano nuovi ricorsi al Tar.
Ieri sera decine di famiglie giunte da ogni parte dell'Isola si sono incontrate nella scuola elementare “Sant'Alenixedda”, in piazza Giovanni XXIII, per fare il punto e decidere quali azioni intraprendere a tutela dei loro figli. Promotrice dell'iniziativa l'associazione Abc (Bambini Cerebrolesi Sardegna), rappresentata dalla referente per il settore scolastico Francesca Palmas.
I PROBLEMI «Con l'inizio dell'anno scolastico», ha spiegato, «per gli studenti con disabilità si sono presentati i soliti problemi. I tagli al personale docente e non docente hanno ancora una volta cambiato il volto del sostegno anche nelle scuole sarde. Nel senso che le classi sono diventate più numerose (27-30 alunni) e non è stato garantito il fondamentale rapporto di uno a uno tra docenti e alunni disabili. Questi ultimi sono infatti più di 1.200 a fronte di un numero di docenti che non supera le 700 unità».
TROPPE CARENZE Ciò inevitabilmente si traduce in un servizio insufficiente con molti alunni che riescono ad essere affiancati dall'insegnante speciale solo per poche ore (4-9 alla settimana). «Anche i collaboratori scolastici», riprende Palmas, «sono numericamente insufficienti per coprire le esigenze di chi necessita di un'assistenza continua. Senza contare che in molte scuole il servizio di assistenza specialistica non è stato ancora riattivato in coincidenza della ripresa delle lezioni». La Corte Costituzionale dichiara illegittime (con la sentenza 80 del 26 febbraio 2010) le norme che fissano un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e ha riammesso la possibilità dell'assunzione di insegnanti di sostegno in deroga per particolari situazioni di gravità.
63 ORDINANZE In Sardegna sono 62 le ordinanze emesse dal Tar in favore delle famiglie contro il Ministero dell'Istruzione e ci sono anche sentenze che prevedono un risarcimento dei danni morali per i genitori degli alunni privati del sostegno. «Tutte le cause presentate sono state vinte», evidenzia Palmas, «e molti altri ricorsi saranno inoltrati a breve».
PAOLO LOCHE
24/09/2010