Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Raccolte 180 tonnellate di rifiuti ma nelle strade ricompaiono i sacchetti

Fonte: La Nuova Sardegna
23 settembre 2010






CAGLIARI. Centottanta tonnellate. È la montagna di rifiuti raccolta dall’Anas sulle strade statali, in testa la Carlo Felice, da quando è cominciata l’operazione ramazza, un mese fa. Il bilancio è ancora provvisorio, solo a metà della settimana prossima saranno tirate le somme. Ma c’è subito una preoccupazione: nella piazzola simbolo di Codrongianos, appena ripulita, sono ricomparsi sacchetti e materassi.
L’Anas sostiene di aver fatto quanto doveva, adesso c’è da vincere la guerra contro le squadracce notturne di incivili. Quelle che continuano a scaricare rifiuti, carcasse e macerie. Il fronte anti-immondizia - Azienda strade, Regione, Comuni e volontari del gruppo Aliga-Day - oggi più che mai dovrebbe dimostrare di essere il più forte, invece cominciano a esserci delle crepe. Purtroppo.
L’Anas. Dagli uffici cagliaritani non arrivano commenti ufficiali se non questo: «La campagna è in corso e siamo impegnati a trovare i soldi per allungare gli interventi di una settimana». Nient’altro da dichiarare, almeno per adesso. Anche se sembra di capire che l’Anas non abbia mollato la presa legale: aspetta la sentenza del Consiglio di Stato sull’ordinanza antincendio della Regione che ha imposto proprio all’Anas di ripulire le strade. Un passo indietro per capire. L’Azienda, si sa, è intervenuta controvoglia dopo che il Tar Sardegna aveva respinto la richiesta di sospensiva contro l’imposizione da parte dell’assessorato all’Ambiente. «La legge nazionale - sostengono i legali dell’Anas - impone che siano i Comuni e le Province ad occuparsi dei rifiuti abbandonati sulle strade». Tanto che di recente il capo compartimento Giorgio Carboni ha detto: «Abbiamo stanziato 300mila euro, impoverendo la manutenzione. È stata una spesa una tantum e Roma ci ha detto che non possiamo chiedere altri finanziamenti per quest’operazione. Detto questo, se il Consiglio di Stato ci darà ragione, cioè che il compito non spettava a noi, quei soldi qualcuno dovrà restituirceli». Chi? I Comuni.
La Regione. L’assessorato all’Ambiente continua a essere convinto del fatto suo. Dopo aver finanziato con un milione gli 88 Comuni che si affacciano sulla Carlo Felice, soldi destinati a garantire il conferimento nelle discariche, e aver messo in bilancio altri quattrocentomila euro, pensa alla vigilanza. La soluzione più probabile resta quelle delle telecamere installate nelle aree a rischio, insieme a un impegno più assiduo da parte del Corpo Forestale nella caccia ai trasgressori. Ma se prima non sarà chiarito il contenzioso con l’Anas, ogni decisione è prematura.
Aliga Day. Dopo il successo della maratona del 4 settembre, il gruppo capeggiato da Gavino Guiso e dai maratoneti di «Corsardi» non ha abbassato la guardia. Lunedì scorso sul sito «Sardegna pulita» è stato pubblicato il testo del Principio di tutela ambientale destinato alle aziende. Eccolo: «È riconosciuta l’importanza d’intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale e incoraggino lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente. Questa azienda assume l’impegno di concorrere a una gestione responsabile dei rifiuti e metterà in campo ogni sforzo per diminuirne la produzione e favorirne il riciclo attraverso la raccolta differenziata». Bisognerà capire quante aziende sottoscriveranno il Principio. Sacrosanto.