Aerei. Commercianti, albergatori, ristoratori e gestori di Bed&breakfast contestano la cancellazione di 13 collegamenti
L'invito: la Regione assecondi le richieste di Milia e Floris
Il ridimensionamento dei voli nell'aeroporto cagliaritano favorirà quello algherese. Eliminato ogni collegamento diretto tra il capoluogo e la Germania: garantiva un elevato numero di turisti.
Tra i due litiganti il terzo gode. Il vecchio detto calza a pennello per fotografare la battaglia dei cieli, che vede Cagliari contrapposta ad Alghero, per conquistare le grazie della compagnia Ryanair. Come denunciato lunedì da Provincia, sindaci e associazioni di categoria, 13 rotte low cost sono state tagliate dallo scalo cagliaritano, eliminando di fatto ogni collegamento con la Germania. All'origine della fuga, con prua verso l'aeroporto catalano, il mancato pagamento alla compagnia irlandese e alla Airberlin (i due vettori titolari delle rotte cancellate) degli incentivi economici promessi per il 2008 e il 2009: circa 2,6 milioni di euro. Soldi che, come ha precisato al nostro giornale l'assessore regionale ai Trasporti Liliana Lorettu, sono bloccati nelle casse dell'agenzia Sardegna promozione. Questo il passato.
Il futuro è una delibera da 93,2 milioni di euro da spendere in tre anni per la destagionalizzazione dei trasporti aerei. Tradotto, incentivi da elargire alle compagnie aeree. Ecco che scatta la battaglia tra compagnie di gestione aeroportuali. Solo Alghero avrebbe presentato il piano per godere dei finanziamenti. Cagliari - secondo l'assessore - è ancora inspiegabilmente ferma al palo.
In città la notizia della cancellazione delle rotte ha avuto l'effetto di una bomba. Commercianti, albergatori, ristoratori e associazioni di categoria sono preoccupati. Il trend tedesco negli ultimi anni ha sempre avuto segno positivo, inducendo molti operatori a moltiplicare sforzi e investimenti. Il crollo del flusso turistico a basso costo equivale a un catastrofe.
FIAVET Enzo Manunza è il presidente regionale della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo (Fiavet). «Questa notizia era nell'aria da tempo. Non capiamo ancora chi è il regista di questo disastro. Agenzie di viaggio e tour operator stipulano contratti che non avranno nessuna certezza di essere rispettati. Senza punti di riferimento per il futuro vanno in malora quelle iniziative in corso d'opera». Manunza spara ad alzo zero. «La Provincia che dovrebbe occuparsi del settore turistico e della formazione degli operatori, troppo spesso improvvisati, è latitante».
FEDERALBERGHI Antonio Mundula, responsabile provinciale di Federalberghi è fiducioso. «Non credo che la decisione di tagliare 13 rotte sia definitiva: le pressioni del presidente della Provincia Graziano Milia e del sindaco Emilio Floris avranno sicuramente delle ripercussioni». Per Mundula l'incremento dello scalo algherese a discapito di Elmas è un errore clamoroso. «Il nostro è stato l'unico aeroporto sardo in crescita costante. Il capoluogo - aggiunge Mundula - ha una carta in più per attirare i turisti stranieri: la temperatura. Nel Golfo degli Angeli, durante la stagione fredda, è più alta di quattro gradi rispetto alla Riviera del corallo. Grazie a questo elemento riusciamo ad allungare la stagione. Non vogliamo essere penalizzati proprio ora che abbiamo iniziative in piena crescita».
CONFESERCENTI Roberto Bolognesi è il presidente provinciale della Confesercenti. «Con questa decisone sciagurata buttiamo al vento tre anni di lavoro. Questo ridimensionamento è assurdo. L'aeroporto di Cagliari ha avuto una crescita di passeggeri tra le migliori d'Europa. Lo dimostra il fatto che l'anno prossimo, proprio a Elmas, è in programma una manifestazione con le più importanti compagnie aeree mondiali». Cosa c'è dietro? «Questi tagli rientrano in vecchie logiche di politiche campanilistiche. Il capoluogo offre un bacino più ampio e un flusso continuo di passeggeri, non solo stagionale».
BED&BREAKFAST Ugo Masala è il presidente Associazione sarda operatori piccoli strutture ricettive di qualità. «Per i B&b il taglio delle rotte comporta un danno ancora più grosso: il passeggero del low cost è il nostro cliente tipo». Masala evidenzia la crisi del settore. «Non dipende solo dai voli a basso costo, ma dall'assenza della Regione, dai costi troppo alti dei servizi e da un'immagine della Sardegna non positiva».
ANCI Anche l'Associazione nazionale comuni italiani scende in campo in difesa dei voli low cost. «Abbiamo richiesto un incontro urgente al presidente della Giunta Ugo Cappellacci per discutere del problema e convocheremo i sindaci di Cagliari, Olbia, Alghero, Oristano e Tortolì per discutere di un piano unitario di incremento del traffico aeroportuale in tutta l'Isola».
ANDREA ARTIZZU
22/09/2010