All'evento della Fiera 35 mila spettatori, colme le strade della Marina e il palasport per il volley
In piazza Marco Polo e in centro raccolti 30 metri cubi di spazzatura
Trenta metri cubi di spazzatura - vetro e lattine di birra in maggioranza - raccolti tra la Fiera e il quartiere della Marina.
Trenta metri cubi di spazzatura - vetro e lattine di birra in maggioranza -, raccolti tra la Fiera e il quartiere della Marina: per trasportarli nelle discariche sono serviti cinque camion compattatori. È il risultato del dopo-Vasco e dopo-notte bianca, ampiamente messo in conto visto il bilancio di una serata che difficilmente si potrà ripetere. Il concerto più atteso dell'anno seguito da 35 mila persone; altre 4 mila al Palazzetto dello sport per seguire il volley; gli spettacoli di Marina cafè noir e gli altri appuntamenti organizzati nel centro storico dal Comune: un cocktail che ha fatto pulsare la città tutta la notte, senza incidenti, solo un po' di traffico alla fine dello spettacolo del rocker più famoso d'Italia.
LA PULIZIA Per ripulire la città da migliaia di bottiglie e cartacce è stata necessaria un'organizzazione in tre squadre, che hanno iniziato a lavorare a mezzanotte, appena finito il concerto. Poi il secondo turno alle 3 del mattino e il terzo alle 8 di ieri: una task-force che ha consentito di avere le vie del centro pulite a fine mattinata. Con qualche eccezione, ovvio. Ma, rileva l'assessore al Turismo e alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni, «è il prezzo da pagare per aver la possibilità di ospitare questi eventi, che rappresentano un'occasione unica per Cagliari».
PUNTI CRITICI I punti più critici sono stati - come era nelle previsioni - il quartiere Marina e la zona attorno alla Fiera: sabato notte, quando Vasco ha finito il suo show sul palco, piazza Marco Polo era una distesa di bottiglie, carte, fazzoletti, lattine di ogni tipo, pezzi di pane e bottigliette d'acqua. Ieri all'ora di pranzo l'esterno della Fiera era invece pulito quasi completamente. Sia fuori dal quartiere fieristico che alla Marina gli addetti alle pulizie stradali hanno dovuto portare a termine anche un terzo “passaggio”, per lavare l'asfalto. Nonostante qualcuno si sia lamentato ieri su Facebook del prezzo troppo alto delle bevande vendute alla Fiera («4 euro per un bicchiere da 0,50 di birra»), i segni del consumo di birra, alcolici e bibite era abbastanza evidente dopo la fine dello spettacolo.
IL SINDACO Il sindaco Emilio Floris mette l'accento anche su un altro aspetto dell'organizzazione del concerto, forse non molto evidente ma «fondamentale», ovvero «tutti i volontari che rendono possibili questi avvenimenti, a cominciare dalle associazioni di soccorso sanitario. Ma ci sono molti altri esempi: vanno ringraziati tutti loro».
LA NOTTE BIANCA Ieri dal tramonto in poi il centro storico è diventato un cuscinetto dove migliaia di persone hanno aspettato l'inizio del concerto più atteso dell'anno. Due istantanee su tutte. Piazza San Giacomo, cuore della Villanova appena tirata a lucido: due-trecento persone ascoltano in silenzio le parole di Tonino Oppes, Franciscu Sedda e Rossana Copez, che parlano di libri e letteratura. In piazza Yenne, un concerto di musica rap accompagna lo struscio nelle vie dei negozi prima che le strade si svuotino per il concerto. Costo dell'operazione: quattromila euro per gli artisti di strada e i musicisti, altri 3 mila per i fuochi d'artificio di mezzanotte al bastione di Santa Croce. A vivere è stato tutto il centro: ristoranti pieni alla Marina e musica in Castello, prima e dopo i giochi pirotecnici organizzati dalla Scuola civica di musica. Chi non è rimasto al party del dopo-concerto di Vasco, ha scelto il quartiere a ridosso di via Roma: le strade della Marina erano piene di teste, da piazza Santo Sepolcro a piazzetta Savoia.
CASTELLO Ma alla rassegna organizzata dall'associazione Chourmo ha fatto concorrenza anche Castello: i più giovani hanno scelto la terrazza del bastione di Santa Croce, di fronte al Lybarium, e il Ritual cafè di via Università. Una notte di divertimento durata fino alle 2, grazie a una deroga concessa dall'amministrazione ai gestori dei locali del centro storico. ( m.r. )
20/09/2010