La proposta durante il convegno dell'associazione dei cimiteri monumentali
Comune e Sovrintendenza ai Beni Culturali, insieme, per il recupero del cimitero monumentale di Bonaria: nascerà nei prossimi mesi una commissione permanente, con il compito di stilare un regolamento sugli interventi di restauro. La proposta non viene dal mondo della politica, ma dai tecnici del settore: l'architetto Stefano Montinari e la storica dell'arte Maura Picciau, entrambi della Sovrintendenza di Cagliari e Oristano. L'idea è stata esposta a margine del meeting annuale dell'Asce (Association of Significant Cemeteries in Europe), che si è concluso ieri alla Passeggiata Coperta del Bastione.
LA COMMISSIONE Al tavolo, che sarà istituito presso il Comune, siederanno una volta al mese funzionari dell'amministrazione e della Sovrintendenza e, a seconda dei casi, della Regione. «Non per imporre un ordine vessativo di regole - puntualizza Montinari - ma per fornire un supporto e favorire gli interventi privati. E soprattutto per esaminare congiuntamente le pratiche e accelerare la burocrazia». Motivo della proposta, gli interventi su alcune tombe, magari eseguiti alla perfezione ma senza tener conto del quadro d'insieme e dell'effetto cromatico con le lapidi vicine. «Pur apprezzando la buona volontà - ammette Montinari - in certi casi gli esiti non sono stati felicissimi».
IL COMUNE Per Roberto Montixi, direttore dell'ufficio cimiteri del Comune, si tratta solo di formalizzare qualcosa che in effetti c'è già: «Da anni facciamo delle riunioni congiunte, ma entro l'anno elaboreremo una bozza dettagliata». Della commissione faranno parte sia politici che tecnici, ipotizza Montixi. E l'assessore alle Politiche Sociali Anselmo Piras, che ha la competenza sui cimiteri, sarebbe d'accordo. «Sarà sicuramente favorevole ad una soluzione che snellisca la burocrazia», aggiunge Montixi, entusiasta della tre giorni appena terminata: «Chi ha partecipato a tutti e sette i meeting internazionali, ha assicurato che questo è stato il migliore».
LE INUMAZIONI Anche su un altro argomento, tutti gli esperti si sono trovati in accordo: bisogna riprendere le inumazioni. Bonaria, con i suoi centomila metri quadri e le quarantamila persone sepolte, è grande come un quartiere della città, fa notare Paola Mura, coordinatrice dell'ufficio comunale ai Beni Culturali. «E con l'uso cimiteriale tornerebbero anche il rispetto e la cura». Paradossalmente, per far rivivere Bonaria, bisogna farci tornare i morti.
FRANCESCO FUGGETTA
19/09/2010