Le piazze di Villanova e Castello prese d'assalto da migliaia di persone
Un'occasione del genere non ricapiterà facilmente: trentamila persone in arrivo da mezza Italia per vedere Vasco Rossi; le ragazze del volley femminile al palazzetto di via Rockefeller, con altre tre-quattro mila persone al seguito; i velisti della Audi med Cup e tutto lo staff, ovvero altre 400 ragazzi e ragazze pronte ad ammirare la città. E la città se n'è accorta: ieri dal tramonto in poi il centro storico è diventato un cuscinetto dove migliaia di persone hanno aspettato l'inizio del concerto più atteso dell'anno. Due istantanee su tutte. Piazza San Giacomo, cuore della Villanova appena tirata a lucido: due-trecento persone ascoltano in silenzio le parole di Tonino Oppes, Franciscu Sedda e Rossana Copez, che parlano di libri e letteratura. In piazza Yenne, un concerto di musica rap accompagna lo struscio nelle vie dei negozi. Costo dell'operazione: «Quattromila euro per gli artisti di strada e i musicisti, altre 3 mila per i fuochi d'artificio di mezzanotte al bastione di Santa Croce», dice il presidente della Scuola civica di musica Maurizio Porcelli. Una pausa per l'uscita dal concerto di Vasco, poi di nuovo, fino alle 2: ristoranti pieni alla Marina e musica in Castello, prima e dopo i giochi pirotecnici.
Una serata che però ha registrato anche qualche piccola critica da parte delle associazioni dei commercianti: «Nessuno ci ha avvertito di questa notte bianca», spiega il presidente del consorzio Centro storico Roberto Bolognese. «Non è possibile apprendere queste cose dai giornali, noi avremmo aperto se qualcuno ci avesse coinvolto. È l'ennesima occasione sprecata. Veniamo sempre criticati quando ci sono i croceristi in città e non apriamo, questa volta non è colpa nostra». Le parole di Maurizio Porcelli sono quasi le stesse, anche se da interpretare in senso diametralmente opposto: «Abbiamo fatto una conferenza stampa, l'evento è stato pubblicizzato su giornali, televisioni e internet: i commercianti non possono far finta di non sapere. E poi di che si lamentano? Quando gli si chiede di alzare la saracinesca per i turisti delle crociere non lo fanno mai».
Laconica anche la risposta del sindaco Emilio Floris: «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire». E ancora: «Abbiamo organizzato tutto in poco tempo per dare degna accoglienza a migliaia di persone che hanno visitato la città. Gli imprenditori avrebbero potuto anche organizzarsi spontaneamente». ( m. r. )
19/09/2010