Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chiama l'ascensore e viene folgorata

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2010

Castello. La scossa elettrica partita dal pulsante d'emergenza danneggiato dai teppisti

Casalinga ricoverata in ospedale: «Ho rischiato la vita»

La donna, dopo aver fatto due giri su se stessa, non sentiva più braccia e gambe. È rimasta ricoverata al San Giovanni di Dio per due giorni.
«Ho fatto due giri su me stessa. Non sentivo più braccia e gambe. La pressione mi è salita a 190». Rita Ornano, 54 anni casalinga che abita a Castello, è viva per miracolo. Martedì mattina è rimasta folgorata. Colpa di alcuni vandali che avevano manomesso il pulsante d'emergenza dell'ascensore panoramico che da viale Regina Elena porta nello spiazzo davanti a via Martini. «La scossa è stata fortissima. Con me c'era mia sorella che ha chiamato subito il 118. I medici mi hanno detto che sono stata molto fortunata».
TEPPISTI L'incredibile episodio è accaduto martedì mattina. Rita Ornano, in compagnia della sorella, sta rientrando nel suo appartamento a Castello. «Come mi capita spesso», racconta, «ho usato l'ascensore che da Terrapieno porta in via Martini. Ho calcato il pulsante e con il gomito ho toccato due fili che sporgevano accanto». La donna ha fatto due giravolte. Poi le urla. «Non sono caduta perché mia sorella mi ha sorretto. È stata lei a chiamare i soccorsi. Ho aspettato sdraiata. Le gambe non mi reggevano più. Sentivo braccia, mani e piedi esplodere».
IN OSPEDALE L'équipe del 118 ha accompagnato la casalinga al pronto soccorso del San Giovanni di Dio. «Mi hanno ricoverato in Cardiologia per uno squilibrio cardiaco. Sono rimasta in osservazione per quarantotto ore». Ieri, a fine mattinata, Rita Ornano è rientrata a casa sua. «Mi sento meglio. Nei prossimi giorni presenterò una querela. I medici non mi hanno nascosto nulla: se fossi stata debole o con qualche problema al cuore probabilmente non sarei sopravvissuta».
I PERICOLI Sono stati i volontari del 118 a segnalare l'episodio alla polizia municipale che ha effettuato un sopralluogo. Sul posto è arrivato anche un elettricista del Comune che ha sistemato i cavi elettrici scoperti. Un aspetto preoccupante è che nonostante la scarica elettrica, non sia entrato in funzione un sistema salvavita. «Non è possibile», continua Rita Ornano, «che gli ascensori per Castello siano abbandonati. Fino a quando c'erano i custodi il servizio era molto più sicuro. Ora i teppisti possono agire indisturbati. Spero che quanto accaduto possa servire a sensibilizzare l'amministrazione». La querela annunciata dalla donna farà scattare un'inchiesta che potrebbe portare delle novità per i tre impianti. (m. v.)

17/09/2011


L'emergenza
Impianti in tilt, d'estate il caldo è insopportabile


Quando il sole “picchia” sulle vetrate degli ascensori la temperatura interna può superare anche i quaranta gradi e gli ascensori per Castello si trasformano in forni. Soprattutto quello che da Terrapieno porta nel bastione di via Martini. I quaranta secondi dal momento della chiusura delle portine alla loro apertura diventano una sauna. Difficile immaginare cosa potrebbe accadere se si dovesse bloccare proprio in quel momento.
Gli ascensori non hanno mai avuto un impianto d'areazione. C'è solo una ventolina che, in teoria, servirebbe a far cambiare un po' aria. Ma i disagi per chi utilizza quotidianamente quelle che sono considerate “porte d'ingresso” per Castello non sono finiti qui. Capita spesso di imbattersi negli interventi di manutenzione che bloccano il funzionamento degli ascensori. Altre volte gli impianti subiscono dei guasti con le inevitabili conseguenze negative per chi vive nel quartiere alto della città. A controllare funzionamento e sicurezza ci sono delle telecamere interne. Ma da quando non ci sono più i custodi la gente che usa gli impianti si sente meno sicura. (m. v.)

17/09/2010