Viale Trieste. Roberto Vacca, 36 anni, aveva appena finito di lavorare e tornava a casa
Asfalto reso scivoloso dalle bacche, strada vietata alle moto
Sull'asfalto il segno di una leggera frenata, proprio in un punto dove le bacche dei ficus hanno creato una patina scivolosissima.
Alle 5 la ruota del Piaggio Liberty perde aderenza sull'asfalto di viale Trieste reso viscido dal succo delle bacche di ficus. In un attimo Roberto Vacca, 36 anni cameriere cagliaritano, si ritrova a terra. La testa sbatte sul cordolo del marciapiede. Perde conoscenza. Il giovane ora lotta contro la morte in una stanza del reparto di Rianimazione dell'ospedale Santissima Trinità. I medici non hanno sciolto la prognosi e Vacca ha trascorso la notte in coma. A fine mattinata l'amministrazione comunale, vista la situazione di pericolo, prende la decisione di istituire il divieto di transito in tutto il viale Trieste per i motocicli e il limite di velocità di dieci all'ora. Verranno tolti quando gli alberi saranno stati potati.
FINE TURNO Un incidente stradale tanto insolito quanto tragico. Questa volta non c'entrano velocità, alcol o droga. Dietro la sbandata c'è la fatalità e un po' di trascuratezza da chi dovrebbe mantenere in sicurezza le strade. Quelle bacche, poche ore prima, avevano causato un'altra scivolata. Uno scooterista era finito sull'asfalto fratturandosi il polso. E il giorno prima un'anziana aveva perso l'equilibrio sul marciapiede, cadendo e sbattendo braccia e gambe. A Roberto Vacca, che aveva appena finito di lavorare nel ristorante Sa Piola, nel vico Regina Margherita, è andata molto peggio.
LA CADUTA Roberto si guadagna da vivere lavorando come cameriere. La scorsa notte è di turno a Sa Piola. La serata è lunga. Finisce il turno alle 4,30. Il tempo di salutare i colleghi e si mette in sella al suo Piaggio Liberty. Deve tornare a casa. Nel tratto di viale Trieste, diretto verso via Sant'Avendrace, davanti all'ufficio postale il ciclomotore sbanda. L'asfalto è scivoloso, come se ci fosse una chiazza d'olio. Il giovane non riesce a governare il motorino e si ritrova a terra. Dopo aver sfiorato per pochi centimetri il grosso tronco di un albero, il cameriere sbatte la testa contro il cordolo del marciapiede. Perde molto sangue. Quando un'ambulanza del 118 arriva sul posto le sue condizioni sono gravissime. La corsa al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Trinità è disperata. Vacca ci arriva in fin di vita. I medici fanno di tutto. Le ore trascorrono e la situazione resta stabile. Il giovane, in coma, viene spostato in Rianimazione.
I RILIEVI Sono gli uomini della sezione infortunistica della polizia municipale, comandati da Roberto De Vittor, a effettuare i rilievi. Sull'asfalto il segno di una leggera frenata, proprio in un punto dove le bacche dei ficus, forse miste alla sostanza usata per pulire le strade, hanno creato una patina scivolosissima. Quando i primi raggi di sole illuminano viale Trieste intervengono gli operai del Comune per pulire la strada. L'assessore ai Servizi Tecnologici, Gianni Giagoni, coordina le operazioni: «Non servirà a molto», commenta, «perché dopo pochi minuti la situazione è la stessa». Per mettere in sicurezza la strada serve un intervento sugli alberi. Intanto il traffico, fino alle 11, va in tilt. Con una carreggiata chiusa per i lavori si formano lunghe code.
I DIVIETI A fine mattinata arriva la decisione dell'amministrazione comunale: le piante devono essere potate per evitare la caduta delle bacche. Il dirigente del servizio Urbanizzazioni e Mobilità firma l'ordinanza con le limitazioni alla circolazione in viale Trieste «in considerazione della situazione di pericolo creata dalle piante che fiancheggiano la strada». Nel tratto compreso tra piazza del Carmine e piazza Trento viene istituito il divieto di transito per i motocicli e il limite di velocità di dieci chilometri orari per tutti i veicoli. L'ordinanza resterà in vigore fino al termine dei lavori.
MATTEO VERCELLI
17/09/2010