VENERDÌ, 17 SETTEMBRE 2010
Pagina 1 - Cagliari
Provocati dalle bacche oleose dei ficus: un motociclista è gravissimo
VERDE PUBBLICO Da ieri limite di velocità a 10 all’ora e niente motociclette da piazza del Carmine a viale Trento
CAGLIARI. Bacche maledette, quelle che cadono dai ficus in viale Trieste. Evidentemente in Comune si erano dimenticati della pericolosità della strada e dei marciapiedi e non hanno provveduto per tempo alla potatura degli alberi. Risultato: incidenti e infortuni a catena. Il più grave è avvenuto ieri poco prima dell’alba. Un giovane centauro è in coma a Is Mirrionis dopo una caduta.
Roberto Vacca, 36 anni di Pirri, cameriere al Ristorante Sa Piola di vico Santa Margherita stava tornando a casa poco prima delle cinque del mattino quando ha perso il controllo dello scooter in viale Trieste ed è caduto. L’asfalto reso viscido dalle bacche (schiacciate formano una poltiglia oleosa pericolosissima) ha reso la caduta devastante: il casco non ha retto all’urto e l’uomo scivolando per una quindicina di metri dopo essere caduto per terra ha sbattutto la fronte contro le radici di un ficus che sporgevano dall’asfalto. L’impatto ha provocato un forte trauma cranico. Il motociclista è a Is Mirrinis in condizioni gravissime.
La mattinata che vedeva impegnati gli operai di una ditta incaricata di potare gli alberi è trascorsa con altri due incidenti, uno alle 5 e 10 l’altro poco dopo le 8 e mezza: solo leggere escoriazioni e tanta paura. Sul posto sono subito intervenuti i vigili urbani, coordinati dal tenente Elisabetta Spano, che hanno svolto subito tutti i rilievi di legge. Ogni anno, in assenza di una radicale potatura degli alberi, viale Trieste offre lo “spettacolo” di quintali di bacche oleose sparse per strada e nei marciapiedi; schiacciate dalle auto che escono dai parcheggi e che si reimmettono nella carreggiata, diventano pericolosissime per la circolazione, e creano difficoltà anche per chi cammina nei marciapiedi. Qualche settimana fa una anziana signora è caduta rompendosi un polso; lo scorso anno, sempre a causa delle bacche un vigile urbano ha perso il controllo della sua moto rovinando a terra.
Ogni giorno, confermano alla Nettezza Urbana, una squadra passa con lo spazzolone e asporta quello che può, ma lungo il viale, dopo pochi minuti, il problema si ripresenta identico. Forse servirebbero potature frequenti e reti di contenimento, come quelle in Piazza Italia.
Resta il fatto che ieri in viale Trieste il traffico è andato in tilt. Gli interventi del vigili urbani per i rilievi e del servizio igiene del suolo e giardini del Comune per ripulire il viale e rendere la strada di nuovo praticabile, con la chiusura di una corsia di marcia, nel tratto fra via Nazario Sauro e piazza Trento, hanno determinato per tutta la mattina pesanti disagi con rallentamenti anche nelle vie vicine, in particolare in corso Vittorio via Mameli e viale Trento.
Da ieri il Comune ha disposto limitazioni alla circolazione in viale Trieste. Un’ordinanza firmata dal dirigente dei Servizi comunali Urbanizzazioni e Mobilità istituisce, nel tratto compreso tra piazza del Carmine e piazza Trento, il divieto di transito per i motocicli e il limite di velocità di dieci chilometri orari per tutti i veicoli. Le limitazioni resteranno in vigore sino al termine dei lavori previsti per la messa in sicurezza.
Ieri dell’incidente e delle possibili conseguenze si è discusso a lungo in giunta. L’assessore all’urbanistica e ambiente Giovanni Maria Campus si riserva una valutazione più compiuta dopo la lettura dei verbali sull’incidente, ma conferma che «se la causa dell’incidente è legata alla situazione del manto stradale bisogna capire di chi è la responsabilità». Campus ricorda che il Comune non dispone di tanti fondi per la cura degli spazi verdi, e a questo punto «dobbiamo fare delle scelte, magari mettendo da parte le piante che rilasciano sostanze come i ficus. È evidente che queste scelte si possono fare solo con il consenso, ma qualche soluzione per viale Trieste, magari eliminando i pericoli che arrivano dalle radici superiori, va trovata».(g.cen.)