Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Dublino, la rabbia dei genitori

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2010

Rivolta dei familiari dei 120 bambini della materna chiusa per lavori anti-amianto

L'assessore: «Il Comune si è attivato subito, accuse ingiuste»

Un genitore: «Faremo pagare al Comune gli esborsi extra che dovremo affrontare per mandare i nostri figli in altre strutture».
In via Dublino scoppia la rivolta dei genitori dei 120 bambini che, a causa dei lavori per la rimozione dell'amianto, resterà chiusa sino alla fine del mese. Perché, rispetto ad altri istituti che hanno lo stesso problema, per loro non ci sono caseggiati alternativi.
«Siamo decisi a far ricadere sulla dirigenza scolastica e quindi sul Comune, il disservizio e i pagamenti extra che ogni genitore dovrà affrontare nei confronti di altre strutture che accoglieranno i nostri bimbi durante il periodo dei lavori e anche in futuro, qualora si dovesse ripresentare l'accaduto», accusa Monica Piredda, che parla anche a nome di altri genitori.
«UNA VERGOGNA» «Perché è evidente che oltre ad essere vergognoso, il disagio crea non pochi problemi a tutti i genitori coinvolti che questa volta intendono farsi sentire».
Ad accrescere la rabbia dei familiari dei bambini è il fatto che nessuno li aveva avvertiti del rinvio dell'apertura della scuola e solo ieri hanno saputo dall' Unione Sarda che l'edificio era un cantiere.
«La nostra rabbia è dovuta non solo al fatto che quell'asilo scelto come luogo sicuro cui affidare i nostri bambini si è rivelato essere ad alto rischio per la loro salute», aggiunge Francesca («niente cognome, grazie»), «ma anche perché nel giugno scorso, dopo i controlli sollecitati da una madre che la direttrice didattica non aveva voluto incontrare, la scuola era stata chiusa senza alcuna motivazione ufficiale e i bambini erano stati momentaneamente, così ci dissero, trasferiti alla vicina scuola elementare. Sono passati più di tre mesi da quel giorno, nessun lavoro è stato fatto e sappiamo solo che la scuola non aprirà. Il risultato è che 120 famiglie stanno subendo un grave danno. Non sarebbe stata opportuna una riunione con i genitori?»
IL COMUNE Il paradosso è che nel coro degli arrabbiati c'è anche Raffaele Lorrai, assessore comunale ai Lavori pubblici. «Siamo stati gli unici in Sardegna a preoccuparci di mettere in sicurezza le scuole dall'amianto eppure stiamo passando dalla parte dei cattivi: mi dispiace ma non ci sto». Lorrai ricorda che «quando è emerso che i pavimenti in linoleum della scuola di via Scirocco sono potenzialmente pericolosi ci siamo attivati per fare le verifiche anche negli altri istituti, informando anche la Asl perché facessero i controlli. In attesa dei fondi regionali, che non so quando arriveranno, abbiamo stanziato 210 mila euro per la rimozione dell'amianto in dieci scuole ed entro pochi giorni ne metteremo a disposizione altri 400 mila per i nuovi pavimenti».

15/09/2010