Adottati testi più economici per ridurre i costi
I libri costano meno. Di poco, ma meno rispetto all'anno passato. E qualche euro le famiglie possono risparmiarlo. Questo perché gli organi deputati alla scelta dei libri (i collegi dei docenti di ogni classe scolastica), hanno scelto volumi più economici rispetto a quelli adottati negli anni passati.
RISPARMIO O AUMENTO? Il dato emerge esaminando i prezziari delle agenzie librarie locali. Ma non tutti concordano: secondo le ricerche effettuate a livello nazionale da Federconsumatori e Adusbef, tra materiale didattico e corredo scolastico quest'anno si spenderà il 4% in più. Dato confermato anche dall'Unione degli Studenti. La spesa più incisiva riguarda libri di testo e dizionari. A seguire zaini, astucci, diari e materiale tecnico.
I LIBRAI «Per i libri di nuova adozione il ribasso è di circa il 20%», sostiene Andrea Succa, libraio di via Deledda. L'abbattimento dei prezzi sarebbe una conseguenza della riforma del ministro Gelmini, che ha imposto il web book , ovvero un libro che si integra con Internet o cd rom, dove finisce il 20% del testo. Insomma: meno pagine da stampare, minori costi e minor prezzo finale.
PREZZI REALI Per cercare di capire se i libri costano di più non resta che prendere gli elenchi dei testi adottati da alcune scuole ed esaminarne nel dettaglio i prezzi. Per la prima classe, sezione A, della scuola media Don Milani di viale Borgo Sant'Elia, l'anno scorso era necessario spendere 285,70 euro, mentre quest'anno ne servono 266,55. Una diminuzione si riscontra anche nella 1ª A della scuola media “Colombo” del Quartiere del Sole: nell'anno scolastico 2009/10 si spendevano 328,65 euro, mentre per quello appena iniziato bastano 311,80 euro. «Questo nonostante i prezzi dei libri siano rimasti costanti o siano aumentati», afferma Pasquale Palazzolo, titolare dell'omonima agenzia libraria di via Irlanda a Quartu. Significa che i docenti, a parità di argomenti e materie, scelgono il testo che costa meno.
L'EFFETTO RIFORMA Vero è che se il web book ha abbasato i prezzi, altre direttive del ministero hanno fatto lievitare gli esborsi che le famiglie con figli in età scolare sono costrette a sostenere.
«Se aumento del costo complessivo dei libri c'è stato è a causa della riforma», afferma convinto Palazzolo, che continua: «Ciò è dovuto all'introduzione di nuove materie che si studiano sin dalla prima classe e non negli anni successivi, come avveniva prima». Nuove materie significa anche ulteriori libri da comprare. Palazzolo fa un esempio concreto: «Al liceo Siotto, per le scienze hanno adottato per la 1ª classe (4ª ginnasio) tre testi in confezione unica dal costo di 51 euro, che prima non si dovevano sborsare. E questo a prescindere dalle scelte degli insegnanti. È una decisione presa a Roma».
CONSUMATORI Le associazioni dei consumatori e gli studenti ritengono che i rincari ci siano stati. Per Adiconsum, la spesa che le famiglie affronteranno per i figli che frequentano le scuole medie sarà, tra libri e corredo, di «520 euro per la prima, 150 per la seconda e 180 per la terza». Il segretario regionale di Federconsumatori, Andrea Pusceddu, parla con documenti alla mano: «Il nostro Osservatorio Nazionale, in collaborazione con Adusbef, ha calcolato che per i libri si spenderà in media il 5% in più rispetto allo scorso anno. Aumenti più contenuti per il corredo scolastico, il 3%. Complessivamente un anno a scuola costerà, quindi, il 4% in più. Tradotto in moneta, 918 euro». Della stessa opinione anche l'Adoc. Ma bisogna sottolineare che questi sono dati aggregati a livello nazionale. Cioè calcolano la differenza di prezzi della totalità dei libri adottati in tutta Italia tra un anno e quello successivo.
GLI STUDENTI Per Giacomo Dessì dell'Unione degli Studenti «l'aumento di quest'anno è del 6%». E il web book ? «Una beffa. Avete mai provato a studiare da uno schermo di un pc? È molto faticoso, quasi impossibile. E poi quante delle scuole sarde hanno le dotazioni necessarie per consentire un pc con accesso web per ogni studente?».
IL KIT SCOLASTICO Per quanto riguarda il kit scolastico, è una questione di scelte. «Se non si bada a materiale griffato, i prezzi non sono aumentati. Escludendo lo zaino, per tutto l'altro materiale la spesa varia da 40 a 60 euro, in relazione all'istituto frequentato», afferma Succa.
VIE D'USCITA Per consumatori e studenti la soluzione ai rincari dei testi sarebbe l'estensione del comodato d'uso (bonus libri) erogato dalle scuole. Ma ci sono altri modi per ridurre le spese, come i mercatini dell'usato. A Cagliari sono due: uno autogestito dagli studenti, in piazza Giovanni XXIII, e uno organizzato nella sede del circolo di Rifondazione comunista “Antonio Gramsci” di via Doberdò. Anche in questo caso le associazioni invitano a controllare che le versioni dei testi siano aggiornate. Un aiuto viene anche da Internet, dove esistono siti specializzati. Uno di questi è “libraccio.it”, che vende testi, nuovi e usati, adottati in tutte le classi dello Stivale. Si risparmia sino al 40%, mentre le spese di spedizione ammontano a 3,90 euro.
MARIO GOTTARDI
14/09/2010