Molentargius. Floris, Contini, Cappai e Murru contro il leader della Provincia

“Ultimatum inaccettabili”. Sul parco di Molentargius scoppia la guerra tra Provincia e Comuni. Ai sindaci di Cagliari, Quartu, Selargius e Quartucciu non è piaciuta la presa di posizione dell'amministrazione di viale Ciusa contro le nomine nel consiglio direttivo: il presidente Graziano Milia ha minacciato di uscire dall'ente parco dato che gli accordi presi tra i quattro Municipi escluderebbero proprio la Provincia nella divisione dei tre posti disponibili. Quartu e Cagliari detengono da soli il 90 per cento delle quote e quindi la loro posizione non sarebbe in discussione. Provincia col 4 per cento, Selargius e Quartucciu col 3 per cento ciascuno si dividono il terzo posto: questa volta all'ente intermedio dovrebbe subentrare l'amministrazione di piazza Cellarium. «Sorprende che la Provincia», contestano in una nota congiunta i sindaci di Cagliari Emilio Floris, Mauro Contini di Quartu, Gianfranco Cappai di Selargius e Carlo Murru di Quartucciu, «a cui spetterebbe il compito di coordinare e portare a sintesi le diverse istanze, anziché fare opere di mediazione assuma atteggiamenti che creano problemi e hanno il sapore di gratuita provocazione. Specialmente quando, per bocca del suo presidente, annuncia che “se Molentargius diventa carne da macello, a noi non interessa”».
All'ente parco gli equilibri politici si sono modificati notevolmente dopo le elezioni di maggio: ora tutti e quattro i Comuni del parco sono in mano al centrodestra. «Ci dichiariamo disposti fin da subito», proseguono i quattro primi cittadini, «a sederci attorno a un tavolo e discutere dei problemi e per primo quello che più ci sta a cuore: il futuro del parco. L'importante è che sia rispettata la dignità di ogni interlocutore e non vengano assunti atteggiamenti che suonino come imposizioni antidemocratiche o ultimatum inaccettabili».
GIOVANNI MANCA DI NISSA

12/09/2010