«La Sardegna sostiene il cinema» e con lo spazio Digital Expo approda al Lido per la prima volta
«Il cinema è un importante strumento di trasmissione culturale, ma al contempo rappresenta un volano di sviluppo economico e sociale su cui la Regione vuole investire per intraprendere un percorso di crescita e di arricchimento». Con queste parole l'assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, Maria Lucia Baire, ha presentato le attività di promozione del cinema e della cultura cinematografica a Venezia, in occasione della 67ma Mostra Internazionale. La Regione Sardegna, presente per la prima volta alla kermesse con uno stand istituzionale allestito nello spazio Digital Expo 2010, incoraggia e sostiene le produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali attraverso la Sardegna Film Commission, istituito dall'assessorato della Pubblica Istruzione.
«Riteniamo di particolare interesse avviare politiche regionali a sostegno del cinema rivolte alla promozione della nostra Isola» ha puntualizzato l'ingegner Baire, ricordando che, per il 2010, la Regione ha stanziato oltre 2,6 milioni di euro per lo sviluppo del cinema in Sardegna. Oltre a sostenere le produzioni cinematografiche, la legge regionale 15/2006, assegna contributi per l'organizzazione di rassegne, festival, circuiti, premi, seminari e convegni. Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione alla associazione culturale L'Alambicco, per la realizzazione di un convegno su Liliana Cavani, che ha origine il cortometraggio di Peter Marcias Liliana Cavani, una donna nel cinema , ospite a Venezia nella sezione Giornate degli Autori. Riguardo invece, i progetti di didattica e di ricerca nel settore del linguaggio audiovisivo, finanziati alle scuole della Sardegna, inizia il lavoro del regista Salvatore Mereu per la realizzazione del film Tajabone , in concorso alla Mostra nella sezione Controcampo italiano, dove i protagonisti sono i giovani studenti di due istituti cagliaritani: Francesco Ciusa e Don Milani-Tuveri. La pellicola è il frutto di un anno di esperienza con i ragazzi di due scuole medie di due quartieri difficili di Cagliari: la don Milani di Sant'Elia e la Alagon di San Michele. «L'obiettivo era quello di insegnare il cinema ai ragazzi affinché poi si raccontassero attraverso il cinema», ha detto Mereu. «In un anno di laboratorio a scuola ho insegnato loro come si dà forma a un'idea e come poi l'idea possa diventare un film. Sono venute fuori tante piccole storie sul vissuto dei ragazzi».
08/09/2010