Buoncammino Consiglieri in visita
Chissà se i turisti spagnoli che in questi giorni affollano viale Buoncammino ne conoscono l'esistenza. La maggior parte dei cagliaritani sicuramente no. Eppure la Biblioteca militare di presidio - tra le più antiche in Italia, unica in Sardegna - da quasi vent'anni sta là, a due passi da Porta Cristina, in quello che un tempo era il Forte di San Filippo, poco meno di sette mila metri quadri che dominano la città e il golfo. Un luogo ricco di storia e suggestioni che andrebbe visitato per almeno due buone ragioni. Primo, perché la biblioteca, fondata nel 1856 nei locali dell'Arsenale e ospitata in viale Buoncammino dal 1992, possiede circa 18 mila volumi che spaziano dall'arte militare alla geografia, dalla letteratura alla storia della Sardegna. Secondo, perché l'ex Forte, dove nella seconda guerra mondiale si preparava il pane per le truppe, in un futuro non troppo lontano potrebbe perdere le stellette e passare in gestione al Comune, come prevede l'accordo sui beni dismettibili stipulato nel 2008 tra il ministero della Difesa, la Regione e l'Agenzia del demanio.
IL FUTURO Non a caso una delegazione della commissione Cultura del Consiglio comunale ha voluto fare visita all'ex panificio militare, che oltre alla biblioteca ospita alcuni alloggi, una sede della Croce rossa e diverse altre associazioni. Un incontro organizzato «per vedere un piccolo gioiello poco conosciuto dai cittadini», ha spiegato il presidente della commissione Maurizio Porcelli, «e per cominciare a ragionare sul suo futuro». Con la consapevolezza che «senza idee e finanziamenti anche la struttura di viale Buoncammino può fare la triste fine di altri beni già lasciati dai militari alla città». Come l'alloggio e l'ex deposito carburanti dell'Aeronautica militare di Monte Urpinu o l'abitazione del comandante in via Cagna.
L'ARCHIVIO Sarebbe davvero un peccato, perché fino ad oggi la presenza dei militari è stata per l'ex Forte una garanzia contro l'incuria e la Biblioteca militare di presidio ne è la prova. Sui suoi scaffali, si susseguono ordinatamente tutti i numeri del Bollettino ufficiale della Difesa dal 1921, gli elenchi dei sardi caduti o dispersi in guerra, gli scritti di Napoleone e Giuseppe Garibaldi, i manuali di addestramento e i saggi. Ogni anno dall'Ufficio storico di Roma o dagli archivi dell'Isola arrivano volumi sempre nuovi. Tutti possono consultarli, ogni giorno, come in una normale biblioteca e tutto è tenuto con cura dal direttore, il maresciallo Adriano Pilia e da un suo collaboratore. Due guardiani di un patrimonio che, specie da parte delle scuole, meriterebbe maggior fortuna.
LORENZO MANUNZA
06/09/2010