VENERDÌ, 03 SETTEMBRE 2010
Pagina 1 - Cagliari
Paolo Casu convoca in piazza la commissione alle Attività produttive
CAGLIARI. Il sì alla variazione di bilancio approvato l’altro giorno in consiglio comunale ha permesso di trovare anche i cinquecentomila euro necessari per la riqualificazione di piazza San Michele. E oggi alle 10 la commissione comunale alle Attività produttive si riunirà nella piazza: sia per sottolineare l’importanza dell’intervento, che per «evidenziare i problemi ancora aperti, in particolare quelli degli ambulanti», spiega Paolo Casu, presidente della commissione.
Con l’apertura del cantiere per i lavori di ristrutturazione, per loro - gli ambulanti - il trasferimento è assicurato, ma dove andranno? In Comune si è parlato di via Abruzzi, vicino alla nuova piscina scoperta, ma la scelta non sembra aver sinora incontrato il favore dei commercianti e sicuramente neppure degli abitanti delle zone limitrofe alla piazza, soprattutto degli anziani, che utilizzano il mercatino quasi quotidianamente. Nonostante la vicinanza ai centri commerciali ai market e allo stesso mercato di via Quirra, il mercatino e la presenza degli ambulanti serve a mantenere i prezzi dei generi alimentari più contenuti, e qualche volta funge anche da opportunità per chi non riesce a sbarcare il lunario e si “inventa”, magari con un camioncino preso in prestito, commerciante di prodotti ortofrutticoli di stagione per fare qualche decina di euro e sbarcare così il lunario.
«In questo momento - sottolinea Casu - una delle questioni più spinose è quella legata all’individuazione di uno spazio alternativo per gli ambulanti, regolari o irregolari che siano. Se questo non venisse fatto ci troveremmo di fronte a un problema sociale molto impegnativo». Tra le ipotesi di nuove aree, Casu avanza quella delle zone che si trovano nei pressi di via Bosco Cappuccio. Ma le questioni aperte sono diverse: «Tra queste c’è anche il piano delle aree, che dovrebbe essere la base per discutere dell’ambulantato - continua Casu - ma si tratta di un documento ormai vecchio che necessita di essere rivisto e aggiornato all’oggi».
La questione, in pratica, coinvolge non solo piazza San Michele, ma tutto il territorio, anche perchè con lo spostamento degli ambulanti si ripropone il tema delle aree per questo tipo di venditori e, più in generale, di una politica del commercio in città. Ultimamente le manifestazioni estive di shopping sotto le stelle hanno visto il coinvolgimento dei rioni storici e di alcune vie commerciali del centro città. Restano per lo più scoperte le aree periferiche dove, invece, giocano un ruolo importante i mercatini, spesso spontanei. Da qui la necessità di «una riflessione adeguata - precisa Casu - occorre una visione d’insieme della città nei suoi aspetti commerciali e produttivi con un’attenzione particolare al settore agroalimentare e alle vendite dirette dei produttori». Un aspetto, quest’ultimo, che Casu chiede da tempo che venga predisposto nella vecchia sede dell’ingrosso agro alimentare di viale Monastir, ora chiuso. Ad ogni modo occorre «un progetto complessivo in grado di coprire tutti i settori che operano in città». (r.p.)