Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Siamo stufi di vedere questo degrado»

Fonte: L'Unione Sarda
2 settembre 2010

Le reazioni. I pareri di cagliaritani e turisti che frequentano il tratto di spiaggia davanti all'edificio. «Speriamo che si decida qualcosa»

E adesso che ne sarà del vecchio Marino? I frequentatori del tratto di spiaggia di fronte all'ex ospedale sono preoccupati e non nascondono il loro disappunto per una vicenda definita “grottesca”. La decisione del Comune li ha colti di sorpresa e ora tutti si chiedono quale sarà il destino dello storico edificio considerato un simbolo del Poetto. L'ex Marino sarà demolito o resterà un monumento al degrado destinato col tempo a crollare? Verrà presentato un nuovo progetto o si cercherà una soluzione per dare attuazione all'idea originaria di farne un polo di turismo sanitario? Gli interrogativi sono tanti, ma su un punto tutti concordano: qualcosa va fatta e subito, perché il Marino non può continuare a restare nelle condizioni in cui si trova oggi, ossia completamente abbandonato a se stesso, in balia delle intemperie e dei vandali.
MALUMORE Ieri mattina tra i frequentatori abituali della spiaggia serpeggiava un insolito malumore. Alcuni leggevano “L'Unione Sarda”, il commento più diffuso sotto l'ombrellone era: «Vediamo cosa accadrà adesso». La disapprovazione si è rivelata unanime e non è difficile capire perché. «Siamo stufi di venire qui e ritrovarci davanti questo monumento al degrado», si è lamentata Carmen Cadoni, 55 anni di Cagliari, «Personalmente sono contraria alla demolizione, perché a mio avviso si tratta di uno dei simboli della nostra città, quindi di un edificio che va salvaguardato. Lasciarlo così è davvero un peccato». D'accordo Francesca Chessa, 36 anni, cagliaritana. «Dovrebbero trasformarlo in un'attrazione per turisti, invece lo lasciano in completo abbandono». Caustico il commento di Mario Zeganelli, originario di Ausonia (Frosinone), ma sardo d'adozione. «L'ex Marino? Com'è oggi è proprio una schifezza, non si può guardare. Ma anch'io sono convinto che possa, anzi che debba essere recuperato».
Alessio Pisu, 39 anni di Cagliari, si è detto perplesso. «Il progetto che il Comune ha bocciato a me sembrava valido, dunque da portare avanti, non ho capito cosa sia successo. Attualmente l'edificio è uno sconcio. Lo spettacolo che offre è squallido e mi auguro che qualcosa possa cambiare presto. Se avessi il potere di decidere io, ci farei qualcosa di utile per la collettività, come per esempio un centro di recupero per tossicodipendenti». Diversa l'idea di Loredana Ferrari, 37 anni. «Io ci farei un acquario che riproduca l'ambiente marino della nostra isola. Sarebbe una buona soluzione anche in chiave turistica. L'idea del centro di riabilitazione non è da scartare, ma mi piacerebbe sapere che benefici ne trarrebbero i sardi. Non vorrei, infatti, che le prestazioni avessero costi esorbitanti, tali da scoraggiare i nostri anziani, e che alla fine la struttura si riempisse esclusivamente di utenti proveniente da altre regioni. Sarebbero insomma opportune delle agevolazioni per i residenti».
I TURISTI In spiaggia ieri c'erano anche turisti e alcuni hanno voluto esprimere il proprio parere. «Sono di Spoleto», si è presentato Alberto Carraresi, 43 anni,«ma mia moglie è sarda. Una residenza sanitaria andrebbe bene, perché si tratta di un servizio utile. A questo punto non so cosa succederà. Spero solo che il Marino non rimanga com'è oggi, sarebbe un peccato». Gli fa eco Salvo Tomarchio, 33 anni, catanese, in vacanza nell'Isola per la seconda volta. «Non conosco bene i termini della questione», premette, «posso solo dire che arrivando in spiaggia sono passato accanto all'edificio e sono rimasto colpito dal degrado. C'era immondezza dappertutto, davvero un brutto spettacolo».
PAOLO LOCHE

02/09/2010