Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Non toccate i ficus di piazza Garibaldi»

Fonte: La Nuova Sardegna
1 settembre 2010

MERCOLEDÌ, 01 SETTEMBRE 2010

Pagina 2 - Cagliari

Questa sera manifestazione in difesa del patrimonio storico-urbanistico e del verde pubblico

CAGLIARI. Lasciateci i ficus di piazza Garibaldi. Oggi alle 18,30 manifestazione nella piazza. Si tratta di un’area molto importante sorta attorno alla scuola Riva, progettata dal Cima e inaugurata nel 1933. Ma piazza Garibaldi è legata anche alla memoria storica di alcune generazioni di cittadini. Carrube (in casteddaiu sinonimo di tontu), giochi con palline di vetro e prontu is quadus prontusu albergano ancora nella mente di decine di generazioni di bimbi ed adulti che all’uscita dalla scuola invadevano la piazza. «Quello spiazza - spiega Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizone del centro storico - unisce Villanova alla città nuova e a San Benedetto. Ed è un incrocio tra strade importanti: Via Garibaldi, Via Paoli, Via Sonnino, Via Farina, Via Bosa, Via Bacaredda, Via Alghero. Ma oggi è una discarica a cielo aperto». Nello stesso tempo è viva per la «costanza di anziani e non che la amano ma anche per l’obbligo di attraversarla per raggiungere le strade adiacenti».
Poi c’è stato il progetto del Comune. Ma è paradossale che si pensi sempre a grandi lavori - continua Carboni - e a grandi progetti, senza effettuare però le manutenzioni ordinarie sull’esistente, risolvibili spesso impegnando piccole somme». Viene «il dubbio che si preferisca arrivare al degrado totale per poter poi intervenire radicalmente con tanto di progetti preliminare, esecutivo, appalto, contratto revisioni ecc.».
Quindi è arrivato il progetto comunale che prevede dodici ficus in meno, sui trenta attuali. Ma se è importante intervenire subito per fermare il degrado della piazza, bisogna «salvaguardare l’assetto urbanistico originario della Piazza, che definiamo leggera, allo scopo di valorizzare lo stabile prospiciente della scuola Riva e far sì che i 33 ficus restino nella piazza».