Il 6 settembre apriranno le strutture comunali. Ecco come funzionano e quanto costano le scuole per l'infanzia
La novità: baby sitter a casa se i genitori hanno impegni
Domani primo giorno di asilo per i bambini iscritti alle scuole private. Il 6 settembre prima campanella nelle strutture comunali.
Domani mattina sveglia presto. Guai a dimenticare pannolini, bavaglini usa e getta, acqua e un cambio: tutto deve essere pronto per il primo giorno di asilo nido nelle scuole private. La grande avventura sta per iniziare per oltre 3600 bimbi tra ansie, inserimenti, pianti e le immancabili malattie. Il sei settembre toccherà alle strutture comunali. Il 13 settembre suonerà la campanella per le scuole dell'infanzia statali che seguiranno i piccoli sino alla prima elementare. Ma come funzionano gli asili? Chi gestisce l'anticamera alla scuola dell'obbligo in una nazione ultima in Europa per spesa per famiglia e maternità? In città certo non mancano le scuole dell'infanzia: da 0 a 36 mesi le comunali e le private; dai tre anni alla prima elementare statali o private.
GLI ASILI NIDO Le strutture comunali riservate ai piccoli da zero a tre anni sono cinque: via Schiavazzi, via Watt, via Crespellani, piazza Pitagora, via Premuda. Nell'edificio di via Piero della Francesca sono in fase di conclusione i lavori di ristrutturazione e messa a norma. Probabilmente - vista anche la corsa elettorale per l'elezione del sindaco - entrerà in funzione per l'anno scolastico 2011-2012. Queste strutture sono gestite direttamente dall'assessorato ai Servizi sociali o affidate a cooperative. Per la stessa fascia di età il Comune ha rilasciato autorizzazioni a 23 strutture di prima infanzia (in totale 30 scuole dell'infanzia) che vengono tenute sotto stretto controllo dagli ispettori di via Sonnino e dalla Asl.
I NUMERI Gli asili, comunali o privati, offrono un valido sostegno soprattutto alle famiglie di genitori lavoratori. Il livello e la qualità dell'offerta sembrano soddisfacenti e non sempre è facile, se non si anticipano i tempi dell'iscrizione, trovare un posto per i più piccoli. I paletti da rispettare sono molto rigidi e raramente i nulla osta comunali concedono di accogliere più di 30 bimbi. Ma quanto costa un piccolo nelle strutture comunali o convenzionate? «La retta oscilla da 30 a 440 euro al mese per i lattanti e da 26 a 380 euro per i bimbi da 13 a 36 mesi», spiega la dirigente dell'assessorato ai Servizi sociali Ada Lai. «La quota a carico della famiglia si calcola in base al reddito, la differenza la versa il Comune».
BABY SITTER A DOMICILIO Quest'anno le domande ricevute dal Comune sono state 724 (462 nuove, 262 riconferme) a fronte di 670 posti. E i 54 che non rientrano nella graduatoria? «Abbiamo appena firmato la convenzione con tre nuove strutture private: Il Vascello volante, Baby in giardino e Piccole meraviglie. Entro la fine di settembre tutti i piccoli avranno un posto». E nel frattempo? «Stiamo predisponendo il servizio di baby sitter sostitutivo indirizzato ai bimbi che stanno a casa in attesa della chiamata all'asilo», spiega l'assessore comunale Anselmo Piras. «Aprire nuovi asili risolverà solo il 50 per cento dei problemi dei genitori che lavorano, senza parenti e che non sanno dove sistemare i piccoli, soprattutto nelle ore serali. La baby sitter, controllata dal Comune e nominata in base a un apposito elenco simile a quello delle badanti, andrà a casa del bimbo anche nel caso i genitori abbiano impegni di lavoro o altro. L'amministrazione - precisa l'assessore - si accollerà gli oneri sociali, il resto sarà a carico della famiglia. La quota verrà calcolata in base al reddito». Un'altra novità importante all'orizzonte. «Attualmente gli asili hanno orari ridotti. Stiamo studiando - aggiunge il dirigente comunale - la possibilità di allungare l'orario delle strutture almeno sino alle 20».
LE NOVITÀ Dall'assessorato ai Servizi sociali annunciano l'apertura di cinque nuovi asili. «Stiamo ultimando i lavori nelle strutture di via Premuda, del Riva, che diventerà un asilo aziendale del Comune, dell'ex scuola Mereu e a Santa Gilla», afferma Ada Lai. Annunci pre elettorali? Chissà, nel frattempo c'è una certezza. «Per tagliare la burocrazia - conclude l'assessore - l'anno prossimo le domande di iscrizione dovranno essere presentate nelle scuole».
ANDREA ARTIZZU
31/08/2010